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Aziende

L’orto dei principi, il progetto che riscatta il Foggiano

Agricoltura sociale in un territorio troppo spesso funestato dal caporalato. In autunno il delivery degli ortaggi con le bici elettriche

Il Corriere, non a caso, ne ha parlato nella rubrica “Buone notizie”. Si tratta di Seminamenti-orto dei principi, il progetto di agricoltura sociale della cooperativa Attivamente di San Severo (Foggia) il cui intento è riabilitare un territorio troppe volte funestato da criminalità, caporalato, lavoro nero. In un terreno suddiviso in piccoli appezzamenti monocoltivazione, oltre a pomodori, insalate, melanzane, zucchine, dunque si coltiva anche il riscatto di coloro in cerca di nuove opportunità.

Gli ultimi arresti a giugno

Solo lo scorso giugno, nel Foggiano, un’operazione anticaporalato aveva dato vita a sette misure cautelari: tre persone erano finiti in carcere, quattro ai domiciliari. Sottoposte a controllo giudiziario, erano risultate coinvolte cinque aziende agricole del territorio. I carabinieri avevano accertato che i braccianti venivano reclutati dai caporali nei ghetti di Borgo Mezzanone e nel Gran Ghetto di Rignano, dove vivono migliaia di stranieri che lavorano nei campi del Foggiano. I migranti erano sottoposti a turni di lavoro durissimi, oltretutto senza cibo e senza acqua e venivano pagati cinque euro all’ora. Inoltre i 150 braccianti agricoli sfruttati nei campi della provincia di Foggia erano costretti a pagare cinque euro al conducente per essere accompagnati sul luogo di lavoro.

A lavoro Neet, volontari e giovani

L’orto dei principi naturalmente non è risolutivo, ma nel suo piccolo contribuisce a migliorare la situazione. Per esempio si è rivelato uno strumento efficace per il reinserimento lavorativo anche dei cosiddetti Neet, coloro che non studiano e non lavorano. Ma a lavoro ci sono anche volontari di tutte le età: durante i momenti più duri della pandemia sono stati loro a organizzare le consegne a domicilio degli ortaggi “etici, solidali e buoni”. Dall’esperienza positiva è nato un altro progetto, che patirà in autunno: un servizio delivery con bici elettriche, che sarà anche un’opportunità di lavoro per i giovani, ma anche un mezzo per contrastare lo sfruttamento, poiché i consumatori, acquistando responsabilmente, contribuiscono ad accrescere legalità e speranza. I frutti dell’orto dei principi sono venduti anche al Mercato della Terra di Slow Food di San Severo.

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