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Spesa ortofrutticola online, meno sprechi con l’intelligenza artificiale

porcaro cortilia
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Autore Redazione

Il caso della app di Cortilia, che ha ridotto all’1% le eccedenze alimentari

Meno sprechi alimentari grazie a un algoritmo? Oggi si può. A dimostrarlo è Cortilia, l’innovativa piattaforma di e-commerce nata nel 2012 che consente di ricevere direttamente a domicilio in 24 ore, nel giorno e nella fascia oraria preferiti, prodotti a filiera corta di qualità.

“L’evoluzione del modello di business di Cortilia – spiega una nota aziendale – è stata guidata dall’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale, in grado non solo di garantire ai consumatori un’esperienza di acquisto personalizzata, ma anche di eliminare le inefficienze e ridurre al minimo gli sprechi. Grazie all’aiuto della tecnologia, i processi dell’azienda sono ottimizzati per non alimentare un problema, quello del food waste, che in Italia vale quasi 10 miliardi di euro (fonte: Rapporto Osservatorio Waste Watcher – Last Minute Market / Swg, 2020).

Il sistema virtuoso messo in atto da Cortilia, che si avvale della preziosa collaborazione dei produttori, è reso ancora più efficace dalla partnership pluriennale con Banco Alimentare Lombardia, al quale viene conferita la piccola percentuale (1%) di prodotti invenduti, distribuiti dalla onlus alle persone in difficoltà.

“La decisione di essere un e-commerce a filiera corta – spiega Marco Porcaro, fondatore e ceo di Cortilia (nella foto) – comporta un’estrema complessità da diversi punti di vista: nell’approvvigionamento e nella logistica, ma anche nella previsione della domanda e gestione dell’offerta. Il retail del fresco alimentare è soggetto per definizione a inefficienze e all’enorme problema delle eccedenze. Cortilia, oltre a garantire la sostenibilità finanziaria del business, ha voluto mettere in atto un modello che si potesse distaccare da queste logiche tipiche del settore e che fosse realmente improntato alla responsabilità. Nell’intelligenza artificiale abbiamo trovato un valido alleato per vincere questa sfida. Il sistema digitale che abbiamo progettato, sviluppato e ottimizzato internamente ci consente di “predire il futuro” per offrire un servizio che esalti la qualità dei prodotti, valorizzi l’impegno dei produttori e porti alla massima soddisfazione del cliente, il tutto riducendo al minimo gli sprechi”.

Illustrando poi le problematiche che si presentano sul fronte della domanda e su quello dell’offerta, Porcaro continua: “Dal punto di vista dell’offerta, la complessità nasce dal fatto che proponiamo prodotti freschi e stagionali, quindi facilmente deperibili, tutti provenienti da produttori locali che selezioniamo accuratamente sul territorio. Per loro natura questi partner sono soggetti a limiti di produzione tipici delle piccole aziende prive di un’industrializzazione dei processi; l’approccio artigianale garantisce autenticità del prodotto, ma può creare discontinuità rispetto alla capacità di fornitura. Per quanto riguarda la domanda, la complessità è data soprattutto dalla frammentazione e capillarità sul territorio dei clienti e dalla necessità di garantire tempi di consegna rapidi. Inoltre, come abbiamo visto ad esempio in occasione dell’emergenza covid-19, la domanda è soggetta a picchi improvvisi difficilmente prevedibili. È necessario perciò gestire queste complessità ed evitare sia il rischio di stock-out, sia quello di scorta morta, che è particolarmente elevato con merce fresca.

L’intelligenza artificiale – ribadisce quindi Porcaro – è per Cortilia un supporto fondamentale per offrire un servizio che garantisca un punto d’incontro fra le esigenze di tutti gli attori protagonisti del settore alimentare della filiera corta, dal produttore al consumatore consapevole. Riuscire a prevedere con buona accuratezza le richieste è importante per assicurare al cliente di trovare nella propria spesa un prodotto fresco e al massimo delle proprie qualità, all’agricoltore di poter organizzare al meglio il lavoro e all’ambiente di non avere a che fare con rifiuti in eccesso derivanti da processi logistici e produttivi mal gestiti.

Per raggiungere i nostri obiettivi è stato fondamentale lavorare con approccio “by design”, adattando la tecnologia alle specifiche esigenze dell’azienda e rispettando i suoi valori. A livello commerciale abbiamo implementato un sistema di deep learning, basato su un’autocodifica dei comportamenti di acquisto dei clienti, che studia gli ordini passati per stilare previsioni. L’algoritmo consente di suggerire ai nostri clienti quali prodotti comprare. Ne risulta un’esperienza di acquisto personalizzata in base ai bisogni dell’utente, in linea con il suo gusto e l’evoluzione delle sue preferenze.

In campo logistico adoperiamo la tecnologia per processare grandi quantità di dati provenienti da più fonti, in modo da perfezionare le nostre previsioni di vendita. Utilizzando un sistema di apprendimento autonomo avanzato e big data, sempre naturalmente nel pieno rispetto della privacy degli utenti, la piattaforma messa a punto da Cortilia è in grado di fornire stime accurate di quello che i clienti acquisteranno non solo per il giorno successivo, ma per l’intera settimana. Questo ci consente di ordinare solo i quantitativi necessari, con l’obiettivo sia di evitare i momenti di stock out, sia di ridurre le eccedenze. Le previsioni vengono infatti condivise con gli agricoltori tramite un portale dedicato, che consente di gestire tutto il flusso della comunicazione in tempo reale. Conoscendo in anticipo la domanda, i produttori hanno la possibilità di organizzare al meglio il loro lavoro di raccolta e confezionamento, preparando solo ciò che sarà effettivamente ordinato e trasportato, riducendo gli sprechi e garantendo la massima freschezza dei prodotti che arriveranno nelle case dei consumatori. Al contempo, hanno anche la possibilità di svolgere un ruolo proattivo, proponendoci quelle referenze di cui hanno maggiori disponibilità.

L’ottimizzazione del sistema – conclude Porcaro – ci ha consentito di sostenere i nostri produttori, gestendo in modo più sostenibile l’approvvigionamento e mettendoli nelle condizioni migliori per lavorare con continuità ed efficienza. Inoltre, attraverso questo modello possiamo limitare le scorte di magazzino e aumentare le vendite, garantendo la massima freschezza dei prodotti che arrivano sulle tavole. Il risultato di cui siamo più orgogliosi è sicuramente la riduzione al solo 1% delle eccedenze alimentari, una percentuale estremamente bassa rispetto alla media degli altri player del settore. E nulla va perso: perché anche quella piccola percentuale di cibo invenduto non viene buttata, ma viene donata al Banco Alimentare Lombardia a beneficio delle persone in difficoltà”.

 

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