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Focus GDO

Candelori (Lidl Italia): “Innovazione e convenienza non si fermano”

Lidl Frutta e Verdura

“È in atto un deciso incremento dei prodotti del reparto ortofrutta, confermando il ruolo strategico della categoria”

Nuovi stili di vita, nuove abitudini di consumo, alcune delle quali hanno avuto un certo impatto su diverse categorie di prodotti, ortofrutta compresa, ma la centralità di questo reparto così come di tutto il comparto dei freschi e freschissimi è pressoché rimasta invariata. Sono alcune delle considerazioni che Marcello Candelori, direttore acquisti Food di Lidl Italia, ha illustrato a myfruit.it per descrivere i cambiamenti in atto da quando è iniziata la pandemia nei punti di vendita del colosso tedesco della moderna distribuzione, presente in Italia ormai dal 1992.

“Nella prima fase della pandemia, le famiglie hanno spostato i propri budget verso una spesa prettamente alimentare, non comprando di fatto tutto quello che era considerato rimandabile. Sono cresciuti considerevolmente anche i reparti del Fresco confezionato, del Cura casa e del surgelato, con l’obiettivo di fare scorte di lungo periodo”. Da maggio in poi, la situazione si è stabilizzata e questo, continua Candelori, “ha portato anche a un deciso incremento dei prodotti del reparto ortofrutta, confermando il ruolo strategico della categoria”. E a conferma della centralità del reparto ortofrutta per Lidl Italia, Candelori sottolinea la partnership con la Nazionale Italiana di Calcio che vede proprio nella frutta e verdura il fulcro strategico essendo fornitore ufficiale. “Punteremo anche nel 2021 a sensibilizzare i clienti sulla freschezza e sulla qualità della nostra offerta.

Fornitori? “Relazioni eque e rapporto di lungo termine”

“L’equilibrio della filiera è certamente uno dei temi più delicati con cui le aziende della Grande Distribuzione Organizzata e non solo si devono confrontare quotidianamente” spiega Candelori, secondo il quale uno dei punti chiave “per soddisfare al meglio le richieste dei propri clienti sia instaurare con i propri partner proficue collaborazioni basate sullo sviluppo di relazioni commerciali eque”. Rapporti di collaborazione a lungo termine, quindi, basati “sui principi della trasparenza, della fiducia e della correttezza. Lidl Italia, inoltre, firma con ogni partner commerciale il proprio Codice di condotta che prevede chiare linee di comportamento in materia di rispetto dei diritti umani e delle condizioni di lavoro e retribuzione”. L’italianità, inoltre, per Lidl Italia è un elemento cardine. “Prediligiamo collaborare con fornitori nazionali e regionali, al fine di poter garantire la massima freschezza e qualità dei prodotti, oltre a ridurre l’impatto ambientale e contribuire a generare reddito e occupazione a favore del territorio. A testimonianza di questo impegno, il nostro assortimento si compone per oltre l’80% di articoli prodotti in Italia”.

Spazio all’innovazione e agli investimenti

L’impennata delle vendite dei prodotti “basic”, che la pandemia ha scatenato, secondo Candelori non è un freno all’innovazione. “Non solo c’è ancora spazio per l’innovazione, ma in futuro sarà sempre più importante riuscire ad offrire ai consumatori prodotti innovativi in tutti i comparti. Quel che è certo è che Lidl Italia continuerà a puntare su un assortimento di elevata qualità e un’esperienza di acquisto piacevole e funzionale, aumentando i servizi destinati ai clienti, mantenendo però intatta la convenienza dell’offerta”. Gli investimenti effettuati nel 2020 da Lidl Italia vanno in questa direzione, vale a dire quello di un approccio non certo conservativo: “Lo dimostra il piano Lidl per l’Italia: oltre 400 milioni di investimenti immobiliari nella rete vendita e nella logistica, la creazione di oltre 2.000 nuovi posti di lavoro sul territorio e la valorizzazione della filiera agroalimentare italiana, anche grazie all’export di prodotti locali nei Paesi in cui Lidl opera”.

La vecchia distinzione tra supermercati e discount è superata

A proposito di canali di vendita, è indubbia la crescita, quasi inarrestabile, del canale discount, un fattore presente a dire il vero anche prima dell’arrivo della pandemia, ma che certamente questo improvviso e inaspettato evento ha contribuito ad accelerare ancor di più. Secondo Candelori, però, se da una parte è certamente presente una notevole dinamicità nel mondo della grande distribuzione, “a vantaggio del consumatore finale, che può godere di una maggiore possibilità di scelta”, dall’altro probabilmente continuare a separare l’universo discount dal resto del retail sembra non avere più molto senso. “Crediamo che questa formula commerciale trascenda dalla semplice distinzione tra ipermercato e discount: si tratta di una proposta unica e sempre molto apprezzata. Vogliamo continuare a crescere investendo nel Paese e guardiamo al futuro con fiducia”.

E l’e-commerce? “Tutta la Gdo si trova a dover fare i conti con l’e-commerce. Secondo noi deve essere visto come canale integrato al fisico. Per questo, già da un paio d’anni collaboriamo con Everli (ex Supermercato24) per la consegna a casa della spesa”.

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