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Nocciola di Giffoni Igp: produzione ridotta, ma ottimi riscontri

Luigi Toro: “Il periodo natalizio ci ha dato soddisfazione. E adesso stiamo pensando anche al biologico”

Il 2022 non è stato un anno di grande produzione per la Nocciola di Giffoni Igp. Tuttavia, ci sono aziende che a livello commerciale stanno ottenendo notevoli soddisfazioni, soprattutto a seguito della scelta di trasformare il proprio prodotto. E’ il caso dell’azienda Toro di Giffoni Valle Piana (Salerno), diretta da Luigi Toro assieme alla moglie Angelica.

“Il bilancio delle vendite durante il periodo natalizio – spiega l’imprenditore – è stato per noi molto positivo, anche in termini di prezzo, con listini che hanno soddisfatto sia noi, sia i nostri clienti. Per l’80%, infatti, ci rivolgiamo a una clientela privata, che proviene ormai da tutta Italia, mentre per il restante 20% forniamo piccoli negozi specializzati, che cercano un prodotto di qualità. Proprio a proposito di qualità, ci fa piacere avere ricevuto anche quest’anno molti complimenti per le nostre proposte. Tutto ciò, in un contesto produttivo molto complesso, visto che abbiamo dovuto fronteggiare eventi meteo avversi (in primis una tromba d’aria a luglio) che hanno inciso pesantemente sul raccolto. Tra i nuovi contatti commerciali – prosegue – abbiamo attivato una collaborazione interessante con una pasticceria abruzzese, per la produzione di torrone aquilano. Ho invece rifiutato di fornire quantitativi anche consistenti che mi erano stati richiesti da commercianti di un’altra regione, e che poi non avrebbero venduto il mio prodotto come Nocciola di Giffoni Igp. Con la produzione di quest’anno riusciremo a garantire le forniture fino a Pasqua 2023”.

L’azienda, poi, potrebbe presto avere novità anche in campagna. “Attualmente – conclude Luigi Toro – siamo ancora classificati come azienda agricola convenzionale, ma stiamo valutando assieme a un agronomo se passare in biologico. Del resto, siamo già bene avviati su questa strada, dal momento che non abbiamo mai utilizzato diserbanti e dovremmo solo cambiare un prodotto per essere certificati biologici”.

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