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Radicchio variegato di Castelfranco Igp, +88% in 5 anni

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Autore Redazione

Il legame con il territorio al centro del lavoro del Consorzio di tutela. Csqa confermato organismo di controllo

L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha rinnovato, con Decreto ministeriale, l’autorizzazione a Csqa a effettuare i controlli per l’Indicazione geografica protetta Radicchio variegato di Castelfranco.

Il Radicchio variegato di Castelfranco Igp è un’eccellenza simbolo del ricco paniere dei prodotti tutelati del Veneto, prima regione per impatto economico Dop e Igp, che vanta 89 prodotti a Indicazione geografica – di cui 36 agroalimentari e 53 vitivinicoli – per un valore economico pari a 3.699 milioni (dati Rapporto Ismea-Qualivita 2021).

Una crescita record

Il Radicchio variegato di Castelfranco Igp, che nel quinquennio 2017-2022 ha registrato un trend di produzione positivo pari al +88%, contribuisce al paniere regionale certificato con circa 570 tonnellate di prodotto Igp, per un valore di quasi due milioni di euro, frutto del lavoro di dieci operatori (Fonti: Consorzio tutela Radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco; Ismea-Qualivita).

Dal 1996 il Consorzio tutela e valorizza questa eccellenza con progettualità ad ampio raggio che nel corso degli ultimi anni lo hanno visto impegnato soprattutto a sostenere lo sviluppo di prodotti a maggior contenuto di servizio e prodotti di IV gamma; in questo ambito sono state realizzate molte attività a supporto delle aziende che hanno deciso di valorizzare il legame con il territorio di produzione lavorando, da una parte, sulla componente identitaria e, dall’altra, sulle mutate esigenze del consumatore e quindi sia sulla possibilità di reperire porzioni di prodotto certificato monocespo che su mix di radicchi Igp già lavati e pronti per il consumo a tavola.

La conferma di Csqa

“La scelta di confermare Csqa, è dettata dalla volontà di confermare la serietà dell’operato nel campo della certificazione – afferma Andrea Tosatto, presidente del Consorzio di tutela – Con Cdqa abbiamo costruito un rapporto di proficua collaborazione, pur nel rispetto dei diversi ruoli che ognuno ricopre e che sono chiari dal punto di vista normativo. In particolare come Consorzio siamo interessati allo sviluppo della filiera produttiva e quindi impegnati a far sviluppare i volumi nell’interesse anche della nostra base associativa. Al centro dell’attività di tutela inoltre c’è sempre il consumatore che va garantito nelle proprie scelte di qualità ed identità: quindi certezza dell’origine e rispetto dei disciplinari di produzione. Per questo è importante affidarsi ad un Ente terzo indipendente come appunto Csqa”.

“La nostra conferma quale Ente di controllo dell’Igp Radicchio variegato di Castelfranco – sottolinea Pietro Bonato, direttore generale e Ad di Csqa è il risultato di un importante lavoro sinergico e proficuo sul fronte dei controlli, volti alla garanzia e tutela di un prodotto espressione della terra e della produzione ortofrutticola veneta. Un’eccellenza del made in Italyche registra una crescita importante, a conferma del riconoscimento sui mercati e apprezzamento da parte dei consumatori. Siamo orgogliosi, pertanto, di proseguire su questo percorso e della rinnovata fiducia in Csqa sul fronte della valorizzazione dei prodotti tipici”.

Il Radicchio variegato di Castelfranco Igp conferma il valore del portfolio prodotti Dop Igp certificato da Csqa, che comprende ad oggi 72 Indicazioni geografiche: un dato che sottolinea la volontà di accompagnare sempre di più lo sviluppo sostenibile delle filiere agroalimentari di qualità, simbolo del made in Italy e della vocazione dei territori.

Fonte: Consorzio di tutela del Radicchio variegato di Castelfranco Igp

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