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Mandorle, la Puglia mantiene il primato nazionale

Mandorle

Per le mandorle pugliesi l’annata del 2016 si è chiusa abbastanza bene, con la regione che mantiene il primato nazionale di produzione. Tuttavia, permangono problemi da risolvere anche in questo comparto, compresi i frequenti furti di prodotto. A denunciare la situazione è Coldiretti Puglia, che tracciando un bilancio dell’annata agricola 2016 di questa regione spiega tra l’altro con il presidente Gianni Cantele: “Poteva andare anche peggio a causa dei frequenti e violenti nubifragi, ma grazie alla grande professionalità degli agricoltori la Plv (produzione lorda vendibile) stimata si è attestata comunque su 2,9 miliardi di euro. Disastrosa l’annata per il comparto dell’uva da tavola che ha perso 143 milioni di euro per le calamità che hanno distrutto in alcune aree fino ad oltre il 60 per cento di prodotto, e delle olive che hanno subito il crollo di 5.600.600 quintali….Buona performance del vino che ha confermato le previsioni di crescita della produzione del 10-15% rispetto allo scorso anno, dei legumi e del latte per effetto del Decreto che dispone l’indicazione di origine del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari che dovrà essere riportata in etichetta”.

“Indiscussi – conferma l’associazione agricola – rimangono i primati produttivi dell’agricoltura pugliese rispetto ai quantitativi nazionali: uva da tavola 68%, pomodoro 35%, ciliegie 30%, olive 35%, grano duro 21%, carciofo 31%, mandorle 30% e uva da vino 14%.

“Ringraziamo il Governatore Emiliano per il sostegno che ci ha sempre garantito nel corso dell’anno – ha continuato Cantele – e auspichiamo che segua con altrettanta sensibilità le questioni ancora aperte quali il decreto legislativo sull’uso dei prodotti agricoli regionali nelle mense pubbliche, sui consorzi di bonifica, contro la fauna selvatica, sull’agricoltura sociale e contro il consumo del suolo”.

Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia, ha poi aggiunto: “Resta l’annoso problema della criminalità nelle campagne, per cui abbiamo chiesto l’intervento dell’esercito nelle aree rurali. I furti di olive, mandorle, rame e mezzi agricoli, fenomeni estorsivi quali il taglio dei ceppi di uva sono stati all’ordine del giorno anche nel 2016. Il fronte dell’illegalità è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all’attività agricola e, non da ultime, le produzioni agricole ed agroalimentari”.

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