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Reparto Ortofrutta

Più frutta e verdura sugli scaffali, possibilmente britannica. La svolta autarchica di Tesco

Tesco_NFU

“È giunto il momento di sostenere gli agricoltori inglesi”. Il colosso della grande distribuzione UK annuncia la decisione di sottoscrivere un accordo con la National Farmers’ Union.

Più ortofrutta proveniente dagli agricoltori del Regno Unito, soprattutto quando è di stagione, ma anche impegno ad aumentare l’utilizzo di frutta e verdura nella dieta dei propri clienti, introducendo più ortaggi nelle proprie ricette così come maggiori offerte serali che includano questi ingredienti nei propri negozi.

Fruit&VegPledge

Lo ha deciso uno dei grandi big del mondo della grande distribuzione britannica, Tesco, che ieri ha annnunciato, il primo tra i quattro più importanti attori del mondo della Gdo del Regno Unito, come sottolineano dall’azienda, di aver sottoscritto con la National Farmers’ Union l’accordo “Fruit & Veg Pledge” affinché vengano valorizzati i prodotti degli agricoltori locali, nonché di volersi impegnare a sostenere l’iniziativa della Food Foundation’s Peas Please, che invece intende convincere il numero maggior di cittadini a introdurre frutta e verdura nel proprio regime alimentare.

“Gli agricoltori e i coltivatori britannici producono cibo di qualità fantastica e noi crediamo che se investiamo a lungo termine in loro, i nostri clienti potranno godere di una migliore qualità, cibo a prezzi accessibili sia oggi che domani” commenta Jason Tarry, Chief Product Officer di Tesco nella nota diffusa dal retailer inglese.

Insomma, per tutti i fornitori esteri della famosa insegna inglese non è probabilmente giunto il momento di preoccuparsi considerando quanto il Regno Unito sia comunque fortemente dipendente dalle importazioni da altri paesi (Spagna in primis), ma è però abbastanza chiaro che se Tesco dovesse portare avanti per molto tempo e con coerenza questa politica di approvvigionamento di frutta e verdura, le importazioni potrebbero, a parità di referenza e stagionalità, diminuire.

L’affermazione del presidente della National Farmers’ Union, Meurig Raymond – “è giunto il momento che Tesco mostri pubblicamente il proprio sostegno agli agricoltori britannici” – lascia pochi dubbi sul futuro che il colosso inglese intende percorrere. Una decisione che sembra essere anche in linea con i sondaggi interni al paese che, sempre secondo la NFU, affermano come per il 90% degli inglesi sia fondamentale avere un’industria agricola produttiva.

Con la firma di questo accordo Tesco non si impegna solo a comprare più frutta e verdura dagli agricoltori locali, ma anche a pianificare con maggior anticipo le campagne promozionali, stabilire relazioni di medio lungo termine, dare maggior certezza sul fronte dei prezzi di ritiro, non cambiandoli all’improvviso e, dulcis in fundo, a pagare i fornitori in tempi utili. Promesse importanti quelle sottoscritte da Tesco e che farebbero felici anche moltissimi produttori italiani.

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