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Prodotti

Dai mercati: finocchi fino a 3 euro, tracollo pomodoro

Si vendono ciliegie, pesche, albicocche. Fermi l’uva siciliana, le angurie e i meloni

C’è vendita nei mercati all’ingrosso, anche delle costose ciliegie, pesche, albicocche. Indietro, rispetto alla primavera scorsa, con i consumi di angurie e meloni. Causa clima. Alle stelle i finocchi che toccano anche i 3 euro il kg, al tracollo i prezzi del pomodoro a grappolo per la concorrenza del prodotto olandese, fino a sfiorare i 2 euro il kg le insalate. Scese le quotazioni degli ortaggi anche per l’inizio della produzione al nord, come in Veneto. Doloroso il capitolo di patate e cipolle: manca il prodotto.

A Firenze si vendono le drupacee, mancano patate e cipolle

“I fatturati ci sono”. Parola di Aurelio Baccini, presidente Fedagro Firenze e vicepresidente dell’associazione nazionale, dal capoluogo toscano. “Si vende nonostante i prezzi di determinate tipologie di frutta come ciliegie, pesche e albicocche. Non c’è tanto prodotto”. Si fa più sul valore che sulla quantità. “Arrivano le ciliegie del nord come la Cordia, prodotto dal Trentino a 8/10 euro il chilo”. Non è andata bene con le prime ciliegie pugliesi, andamento migliore con la Ferrovia. “Tengono le mele che hanno visto l’aumento del prezzo”.

Il capitolo dolente è quello dedicato alle patate: “Sembra che ci siano difficoltà di approvvigionamento in Campania,  Emilia Romagna, a  Avezzano hanno dovuto rimpatriare. Un tempesta perfetta – questa la metafora dell’imprenditore fiorentino – Dal   Sud al veneto si registrano problematiche rilevanti che cambieranno anche le dinamiche tradizionali.  I prezzi sono intorno a 1,10 euro il kg per un prodotto generico ma di solito iniziava a scendere in questo periodo, oggi manca anche solo l’accenno al calo. Le nuove produzioni non arriveranno prima del 10 luglio, abbiamo ancora tre settimane”. Stesso discorso per le cipolle, il prodotto  precoce è sparito”.

Il tracollo del pomodoro a grappolo, insalate da 1,50 euro

Passiamo al pomodoro, iniziamo dal grappolo. “L’ Olanda  vende intorno a 1,20 euro, tutto il prodotto italiano  si sta adeguando, si sono registrati prezzi sostenuti da ottobre scorso. A marzo si era a 2,50 euro il chilo. Sul fronte ciliegino stanno arrivano le produzioni del mantovano e di Fondi”.  Le insalate quotano con valori sostenute. “Si è intorno a 1,50 euro il kg, l’Iceberg tocca 2,50 euro il chilo”. Infine, i prodotti che più risentano della colonnina di mercurio: “Angurie e meloni si vendono poco in relazione al periodo. Le angurie si vendono introno a 1 euro, i meloni da 1,50 euro il kg fino a 2,50 euro per il mantovano extra”.

A Verona via agli ortaggi locali, i finocchi a 3 euro il kg

E’ tempo di produzione locale a Verona. La conferma da  Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi del mercato veneto. “Si vendono sempre più melanzane, pomodoro oblungo e le prime quote di pesche”. Vediamo le quotazioni: “Le zucchine calibro 7/14 in padella sopra l’euro; le media (14/21) da 0,60/0,80 euro e lo zuccone per l’esportazione si ferma a 0,40/0,50 il kg. Melanzane ovali a 0,70 euro, la lattuga Gentile 1,70 euro con l’extra, la prima categoria a 1,20/1,30 euro e l’Iceberg spagnola a 1,30/1,40. Stesso prezzo per la cappuccia nazionale. Sempre alti i finocchi con l’ extra sui 3 euro  e 2,60 euro la prima categoria“.

Vediamo gli altri ortaggi: “Fagiolini Boby  a 2,50/3,50 euro per i raccolti a mano,  2/2,50 il kg per la raccolta con la macchina. I Borlotti quotano 3 euro e i piselli 2,50 euro il kg. Il radicchio tondo (2,50) lungo (2,60/2,70) infine i  cetrioli locali a 0,60/0,80 euro il kg (in padella), cavolfiore coronato 1,50 euro e il romanesco 2,50 euro il kg”.  Il capitolo pomodoro vede il  grappolo a 1,10 euro il kg, poi Ciliegino 2,20/2,30 Cuore di Bue 1,50/2,50, Datterino 2,50/3 euro mentre il Peretto locale è  in cerca di quotazione  e quello nazionale quota 1 euro”.

Ciliegie locali fino a 5 euro con l’extra

Ciliegie locali in cestino con calibr0 24  a 2,50 euro; il 26/28 a 3,30, il  30/32 a 4,70 euro  per arrivare al 32 locale extra che quota 5 euro il chilo. Passiamo alla varietà Ferrovia dalla Puglia: calibro 26/28 a 4 euro, il 29/30 a 4,60 e infine il 30/32 sopra i 5 euro. “Sempre dalla Puglia i fichi verdi  a 3 euro. Fine corsa con le fragole del Sud, le locali a  2,80 euro, poi Piemonte (3,30) e Trentino (4,30) con l’extra da 4,50 a 5 euro. Le pesche italiana: pesca gialla  1 A 1,50 euro,  AA 1,80 euro,  AAA  a 2,40 euro il kg, le nettarine hanno gli stessi prezzi a differenza della AAA a 3,40 euro. I meloni da 1,20 a 1,80 euro, il liscio 5 pezzi può toccare i 2 euro il kg, mentre la varietà locale Macigno 1,20/1,60. Le angurie hanno perso qualche centesimo: Mantova in cartone con pezzatura 10/12 kg a 1,10 euro e Mantova in bins a 0,85 euro. L’origine marocchina in bins a 0,55 euro e poi Fondi a 0,50 il chilo”.

Albicocche, kiwi cileni e zelandesi e uva siciliana

Albicocche si presentano con diverse varietà, da Tsunami ad Aurora locale,  da 1,80 fino a 3 euro il kg  per i calibri più grandi. Terminato il kiwi locale è tempo del prodotto dal Cile intorno ai 3 euro lavorato in 25 pezzi in confezioni da 10 kg, dalla Nuova Zelanda 3,50/3,80 euro. Infine l’uva dalla Sicilia 2/3 euro anche se c’è poco interesse.

Listino agrumi: arance Valencia  sopra l’euro, limoni 1,20/1,60 euro

Questa settimana la varietà  Valencia di origine egiziana  guadagna qualche cent superando spesso l’euro. A Rimini quota 1,20  e 1,30 a Piacenza.  Alcune piazze hanno prodotto italiano con quotazioni più alte che possono superare 1,50 euro il chilo. Dalla Spagna la varietà Navel Powel che in media quota 1,50 euro il chilo, in alcuni mercati come Cesena tocca 1,80 euro il chilo. Resistono in pochi mercati le clementine Orri israeliane a 3 euro il chilo. Ancora derby Sicilia Spagna, ma è tempo di limone argentino e sudafricano. Sui limoni c’è sempre il primo fiore con  prodotto siciliano e spagnolo tra 1,20/1,60 euro il chilo.

C’è anche la varietà Verna dalla Spagna da 1,30 a 1,70/1,80 euro il kg, le quotazioni in alcuni siti: Napoli (1,45), Padova (1,55), Rimini (1,70), Bologna (1,60), Verona (1,35). I pompelmi rosa sono soprattutto di origine sudafricana, in alcuni mercati c’è origine Cipro e Israele, è il prezzo medio è su 1,40/1,70 con punte di 1,90 euro il chilo. In alcuni mercati le partite dell’emisfero Sud con la varietà Eureka.  A Firenze (Argentina 1,60; Sudafrica  1,65), Napoli (Argentina 1,55), Padova (Sudafrica 1,45; Argentina 1,38), Torino (Argentina 1,55), Verona (Argentina 1,50).

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