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Nocciole, aperto un bando dal GAL Verdemare Liguria

gal verdemare liguria

Il GAL Verdemare Liguria ha aperto questa settimana un bando “per il sostegno alla realizzazione dei dossier di candidatura per l’inserimento delle terrazze a noccioleto del Tigullio nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali”.

“Il recupero e la promozione dei noccioleti del Tigullio – ha commentato il consigliere regionale Claudio Muzio – rappresentano per il nostro entroterra un’importante occasione di sviluppo economico, di valorizzazione anche culturale di una coltivazione storica, di rafforzamento del presidio del territorio. In questi anni – prosegue Muzio – è iniziato un percorso virtuoso, col recupero di vecchi noccioleti abbandonati, la creazione del marchio collettivo ‘Nocciole Misto Chiavari’, il riconoscimento da parte di Slow Food della Comunità del cibo ‘Produttori di nocciola delle Valli del Tigullio’, la promozione del Nocciola Day, gli eventi nel corso di Expo Fontanabuona, l’organizzazione di convegni sul tema con esperti di livello nazionale, solo per citare le iniziative più importanti. I risultati già ottenuti sono stati resi possibili dalla capacità di fare sistema da parte del territorio: si è creata una filiera che vede coinvolti i Comuni delle nostre vallate interne, la Regione, il GAL Verdemare Liguria, il Parco dell’Aveto, la Camera di Commercio, i produttori e le imprese che ruotano attorno alla lavorazione e alla commercializzazione della nocciola. E’ un esempio da prendere a modello. Ora, col bando promosso dal GAL Verdemare, che rientra nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, vi sarà la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti in questo percorso: l’inserimento dei noccioleti del Tigullio nel Registro nazionale dei paesaggi rurali, istituito presso il Ministero delle Politiche agricole, la cui importanza risiede nel fatto che l’interesse storico dei paesaggi è uno dei criteri per l’erogazione dei fondi europei in agricoltura. Auspico perciò che i noccioleti della Valle Sturla, della Val Fontanabuona e della Val Graveglia possano presto ottenere questo riconoscimento”.

 

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