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Embargo russo. Dichgans (Vog). Pressione psicologica, ma siamo fiduciosi

Non preoccupano i quantitativi esportati direttamente verso la Russia, quanto l’impatto delle mele polacche in Europa

Raccolto abbondante, sia in Italia che in Europa, per la campagna delle mele per la stagione 2014/2015. E poi l’embargo russo che può creare cambiamenti nei flussi commerciali sia europei che mondiali. Qual è il punto della situazione in questo momento? «Negli ultimi anni il nostro gruppo ha esportato da 10 a 15.000 tonnellate verso la Russia – spiega Gerhard Dichgans, direttore del Consorzio Vog -, soprattutto Golden e Granny. Ma non sono questi quantitativi a impensierirci. Il problema sono gli enormi quantitativi di mele polacche, e qui parliamo di 500.000 fino 700.000 tonnellate, che ogni anno venivano esportate dalla Polonia in Russia. E ora la strada verso la Russia è sbarrata e una soluzione politica sembra molto lontana».

Quantitativi importanti quelli polacchi che, secondo Dichgans, esercitano una vera e propria pressione psicologica sui tradizionali canali di sbocco. La fiducia, però, non manca al direttore del Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige. «Sono sicuro che i nostri clienti ci resteranno fedeli, grazie alla qualità dei nostri frutti, al livello del nostro servizio e l’assortimento varietale».

Crediti foto: www.wiocha.pl

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