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Prodotti

Candonga. Le fragole dei buongustai

Amate dagli intenditori, il prezzo superiore non agevola il canale della Gdo. Le considerazioni di Onofrio Ancona

È probabilmente l’azienda lucana nel settore ortofrutticolo con la più alta vocazionalità all’export. «Esportiamo, a seconda della produzione, anche il 90%. Le fragole in particolare, per l’80% vanno tutte all’estero, in Germania soprattutto». Ce lo conferma Onofrio Ancona dell’omonima Op di Policoro in provincia di Matera, una realtà che impiega circa 200 operai e che oltre alle fragole produce un’ampia gamma di ortaggi (finocchio, cavolfiore, cavolo romanesco e verza, cavolo rapa etc) e frutta (susine, pesche, nettarine, albicocche e pere).

Quello che rimane viene distribuito sul mercato interno esclusivamente nel canale dei mercati all’ingrosso. «La Gdo non è disposta a pagarci le fragole il giusto prezzo». Questo è dovuto anche alla varietà Candonga, che occupa i 12 ettari dedicati a questa coltura. «Non produce molto, è resistente a muffe e oidio e ha un gusto e caratteristiche organolettiche decisamente superiori rispetto alle altre. Noi le coltiviamo sin da quando sono state introdotte in Italia con grande soddisfazione. È una fragola per intenditori». Le condizioni pedoclimatiche della Basilicata, poi, danno quel quid in più che le rendono un prodotto di eccellenza: «Bisogna però dare il giusto merito alla classe imprenditoriale agricola della regione, senza la quale non ci saremmo distinti ovunque per la qualità delle fragole Candonga».

L’annata, secondo Ancona, è stata ottimale nonostante le condizioni climatiche molto particolari, caratterizzate da pioggia e freddo: «Il maltempo del Nord Italia ed Europa ci ha sicuramente agevolato. C’è un’offerta inferiore e quindi il nostro prodotto non incontra la concorrenza delle fragole prodotte altrove».

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