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Prodotti

Mele trentine e altoatesine leader del settore ortofrutticolo certificato

Male arance rosse siciliane e clementine calabresi, bene i pomodori campani e siciliani e i limoni di Sorrento

Scendiamo nel dettaglio del comparto ortofrutticolo delle produzioni certificate italiane, così come emerso dal 10° rapporto Qualivita/Ismea per vedere come sono andati, nel 2011, tre indicatori dello stato di salute del comparto: produzione, fatturato all’origine e fatturato al consumo sul mercato nazionale.

Ai primi due posti, staccando nettamente tutti gli altri prodotti, le mele, che dominano su tutti e tre i fronti: parliamo, quindi della Mela Alto Adige IGP e della trentina Mela Val Di Non DOP, che, insieme rappresentano quasi il 90% dell’intero comparto certificato ortofrutticolo italiano, sia a livello di produzione (456.719 tonnellate), che di fatturato all’origine (318milioni di euro) e al consumo (378milioni di euro). Rimanendo sempre all’interno del mondo delle due mele, la produzione altoatesina certificata è calata dell’1%, mentre è cresciuta del 5,2% quella della Val di Non. Come fatturato all’origine la performance della Mela Alto Adige IGT è maggiore del 20,8% rispetto al 2010, dell‘1,5% per quella trentina. In entrambi i casi, invece, il fatturato al consumo in Italia cala, più o meno del 2,4% in entrambi i casi.

E gli altri prodotti certificati? A livello produttivo ci sono molti alti e bassi contemporaneamente, sebbene su valori molto più bassi rispetto al comparto delle due mele certificate: cresce del 51,5% la produzione del Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP, così come del 66,8% quella del Pomodoro di Pachino IGP. Crolla, invece, la produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP (-48,9%), delle Clementine di Calabria IGP (-45,1%). Sostanziale battuta di arresto nella produzione anche per la Patata di Bologna DOP (-22,1%).

Questi dati, ovviamente, si ripercuotono anche su quelli dei fatturati sia al l’origine che al consumo, dove si riconfermano i dati negativi per le arance siciliane (oltre il 50% in meno per i fatturati all’origine e quasi il 60% in meno per quelli al consumo) e per le patate bolognesi. Tra i dati positivi di fatturato, spiccano, all’origine quelli del Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP (+78%) e del Pomodoro di Pachino DOP (+49,5%), mentre al consumo, sempre quest’ultimo (+65,5%) e il Limone di Sorrento IGP (+74,2%).

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