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Politiche agricole

Uncem incontra i ministri francesi

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Autore Redazione

Il meeting al congresso dei Comuni rurali francesi. Al centro il quinquennio di lavoro del Parlamento e della Commissione europea

Il presidente Uncem (Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani) Marco Bussone ha incontrato all’Alpe d’Huez Christophe Béchu, ministro della Transizione ecologica francese, e Dominique Faure, ministro della Coesione territoriale e per gli Affari rurali, insieme con Christophe Bouillon, presidente dell’Agenzia per la coesione territoriale francese.

L’incontro è avvenuto nel corso del Congresso dei Comuni rurali francesi, tenuto nella nota località alpina dell’Isère alla presenza di più di trecento sindaci. Il presidente Bussone ha condiviso con i due ministri i temi che sono già nelle agende di Francia e Spagna, posti dai sindaci e dai territori: riorganizzazione dei servizi, stato giuridico dei sindaci, diritti dei cittadini, cooperazione tra enti. Temi che hanno una dimensione europea, da portare con diverse organizzazioni di sindaci e Comuni di altri Paesi – a partire da Spagna, Francia, Italia, Austria – tra i punti forti del nuovo quinquennio di lavoro del Parlamento e della Commissione Europea.

La ministra Faure ha consegnato al presidente Uncem una copia del Piano “France Ruralité”, evoluzione dell’Agenda Rural che i sindaci avevano composto anni fa.

“È un modello – afferma Bussone – anche per l’Italia. È un piano ambizioso, lanciato a luglio 2023 dal prima ministra francese. Sostiene i progetti dei paesi, risponde ai bisogni dei cittadini, rafforza l’attrattività dei territori rurali. Per molti versi, vi sono azioni in piena sinergia con le nostre strategia delle Green communities e strategia delle Aree interne. Punta anche sulle amenità il piano francese, di fatto un riconoscimento anche economico di quelli che in Italia definiamo servizi ecosistemici-ambientali dei territori e pure dei Parchi naturali. La Francia vuole ridurre le distanze tra urbano e rurale. E fa bene su cultura, patrimonio immobiliare, mobilità, scuola, sanità. In totale i nostri vicini investono in cinque anni due miliardi di euro sui comuni rurali francesi, oltre l’80% del territorio del Paese. Noi dobbiamo rafforzare le collaborazioni con la Francia. E il perimetro, aperto e inclusivo, si chiama Trattato del Quirinale. Faure e Béchu hanno condiviso che questa è la via maestra. Come Uncem, con l’Associazione dei Comuni rurali, proseguiamo l’azione e la collaborazione. I ministri hanno apprezzato questa sinergia e dovremo subito portarla sui tavoli europei, per rafforzare l’unità del Vecchio Continente, l’attenzione al rurale, ai paesi, agli Enti locali”.

Fonte: Uncem

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