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Politiche agricole

Italia e Francia contro Ue su regolamento packaging ortofrutta

I due Paesi definiscono sproporzionato anche l’obbligo di compostabilità degli imballaggi per i prodotti inferiori a 1,5 chili

Italia e Francia superano anche  i recenti screzi politici e si presentano uniti contro la Ue sulla proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggi. In altri termini bocciano l’iniziativa legislativa europea che tocca anche il settore dell’ortofrutta visto che si richiede un adeguamento degli imballaggi dedicati ai prodotti della filiera.

Misure sproporzionate

L’iniziativa politica nel nostro Paese è stata portata avanti, rappresenta un atto di indirizzo del governo, dalla commissione politiche europee del Senato, in Francia dalla commissione affari europei, che ha elaborato, scritto e inviato a  Bruxelles un parere motivato sulla proposta di regolamento. La logica della contestazione, in forma di risoluzione approvata il 19 aprile dalla commissione, è il mancato rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità.  Insomma è giusta e lodevole l’intenzione, ma la misura è troppo onerosa rispetto ai pochi vantaggi che ottiene sul fronte della sostenibilità. Questa la filosofia politica che si legge nel documento del Senato.

Contestato il divieto di imballaggio per ortofrutticoli sotto 1,5 kg

Vediamo alcuni passaggi del documento politico: “La previsione di restrizioni di mercato per determinati formati di imballaggio monouso impatterebbe molto pesantemente su alcune filiere come l’agroalimentare nelle quali, in alcuni casi, gli imballaggi monouso sono fondamentali per la protezione e conservazione degli alimenti, per l’informazione al consumatore, per la tracciabilità e l’igiene dei prodotti, permettendone anche la commercializzazione e l’export”. In altri termini il packaging permette una vita più lunga al  prodotto, la shelf life, e si evita così  lo spreco.

Posizione abbastanza chiara come si legge in quest’altro passaggio del documento: “Il previsto divieto degli imballaggi anche nei casi come quelli per i prodotti ortofrutticoli inferiori a 1,5 kg, già altamente riciclabili, con elevato contenuto di materiale riciclato e con capacità di conservazione del prodotto, comporterebbe un’emissione di CO2 superiore, dovuta allo spreco del contenuto, rispetto al non utilizzo dell’imballaggio“.

La Ue vuole le etichette compostabili

Un altro punto su cui è intervenuta la commissione riguarda  l’obbligo di compostabilità dell’etichettatura dei prodotti ortofrutticoli definita una misura sproporzionata perchè l’impegno profuso dalle aziende non porterà a un importante beneficio ambientale.  La proposta di regolamento è ritenuta necessaria, ma è considerata sbilanciata verso il riutilizzo e a discapito del riciclo.  Si chiede più che il bastone degli obblighi la carota degli incentivi. Questo il passaggio testuale: “Gli oneri sull’industria, connessi con le norme sulla responsabilità estesa del produttore, siano accompagnati da forme di promozione e incentivazione ai consumatori volte a evitare la dispersione dei rifiuti di imballaggio nell’ambiente“.

Il webinar di mytech 2023

Proprio al nuovo regolamento comunitario è dedicato Mytech 2023: il webinar di myfruit.it dal titolo “Packaging in ortofrutta, lavori in corso. Alla vigilia del nuovo Regolamento comunitario, opportunità e criticità per il settore” è in programma venerdì 28 aprile alle ore 15:30.

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