04 febbraio 2022

Uva pugliese: “L’innovazione varietale? Facciamo noi”

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Le nuove varietà di uva da tavola le creiamo noi. In Puglia. Non è solo un manifesto o una dichiarazione di intenti, ma un lavoro che ha preso il via nel 2016 e che sta dando i suoi frutti ora: tre nuove varietà in produzione e commercializzazione, due in corso di registrazione. Questi i risultati della ricerca sostenuta da Grape&Grape Network che vede insieme una decina di aziende pugliesi. L'obiettivo è creare una filiera 100% italiana. In particolare per la senza semi con ben 70 varietà dei breeder stranieri, come hanno sottolineato oggi in un webinar: “Vogliamo la seedless italiana“.

Le tre nuove varietà con Blooms, Stella e Iris

innovazione varietaleL'attività di ricerca si è svolta nei campi sperimentali di Polignano (2 ettari) e Noicattaro (1 ettaro). E' d'obbligo citare il progetto Uvapulia (finanziato con una sottomisura 16.2 del PSR Regione Puglia 2104-2020) incentrato su “Innovazione, nutrizione e sostenibilità di nuove cultivar senza semi pugliesi“. C'è poi la collaborazione con la società Agriunitech, spin-off dell’Università degli Studi di Catania. Le prime tre cultivar già registrate, coltivate  e coltivabili sono Apulia, Fiammetta e Luisa che corrispondono ai marchi commerciali Bloom, Stella e Iris. Tutte disponibili per chi vuole investire scegliendo tra una bianca, una rossa e una nera. E ‘ poi depositata la richiesta di registrazione di altre due varietà con i rispettivi marchi commerciali: Musa e Aisha. A cui si aggiungono otto selezioni da validare. Questo il lavoro.

Musa e Aisha: uva pugliese con e senza semi

Per queste due nuove varietà i lavori sono in corso, nel senso che non sono disponibili ora. Musa è con semi, periodo di maturazione tra agosto e settembre, aroma con note floreali e croccante. Aisha è rossa, apirene e senza semi. Entrambe si aggiungono  alle prime tre già in produzione che contano sulle seguenti superfici coltivate: Luisa/Stella (165 ettari); Fiametta/Iris (130); Bloom/Apulia (210) per un totale piantato di 519 ettari. Rispettivamente si attendono queste quantità (in quintali) per il 2022: 44.400; 36.600; 81.600.

Un consorzio per promuovere le varietà

Il prossimo obbiettivo è la costituzione di un consorzio, Grape&Grape Network sarà uno dei soci, che si pensa di riuscire a costituire  quest'anno. Come funziona? Si paga una quota fissa da 4.500 euro (+ Iva) fino a 7.500 piante (5 ettari), quando si supera questa taglia si aggiungono 0,50 euro (+Iva) a pianta. Il consorzio si occuperà delle linee guida per produrre e commercializzare le varietà a marchio. Sono previste  naturalmente visite periodiche per la valutazione standard di qualità sul prodotto alla pianta e confezionato. Le varietà saranno promosse attraverso una campagna di marketing basata su incontri con la Gdo italiana ed estera, partecipazione alle fiere e promozione sui media. Questa la proposta presentata oggi in un webinar dove i produttori hanno partecipato con domande e quesiti sui tempi e l'avvio del consorzio.

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