Frutta a guscio ed essiccata

05 giugno 2025

Snack, bene la frutta secca e disidratata

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Cresce il segmento degli snack, una categoria che rappresenta oltre il 20% delle vendite globali del settore food&beverage. A dirlo è il report di Circana Snack Unwrap: The insatiable craving for growth in the global snackscape, il quale indaga e analizza le dinamiche di mercato e di cambiamento di queste referenze. Ad apprezzare gli snack sono soprattutto gli over 40. 

Numeri in crescita in Europa

Secondo Circana, nel 2024 il mercato europeo degli snack ha raggiunto i 234 miliardi, il che significa +2,9% rispetto all’anno precedente e una crescita in valore pari a sette miliardi su base annua. Restano stabili i volumi, che si attestano a 115 miliardi di unità. In Europa gli snack rappresentano ora il 40% delle vendite di prodotti alimentari confezionati. 

L’indagine ha coinvolto sei mercati - Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito - e prende in considerazione 628 segmenti tra snack dolci, salati, freschi, surgelati e funzionali. Italia e Paesi Bassi vantano le quote valore più alte (43,2% e 44,6%), mentre Germania e Regno Unito guidano per vendite totali (60 e 53 miliardi).

A differenza dei consumatori statunitensi, che sono quelli più inclini agli spuntini notturni, i consumatori europei prediligono gli snack mattutini. Gli australiani, invece, preferiscono le opzioni più salutari in qualsiasi momento della giorno.

Bene la frutta secca

La crescita del segmento è spinta da categorie legate al benessere e alla funzionalità. In particolare, registrano un trend positivo i cereali e le barrette per la colazione - 83,6 milioni di euro e un incremento del 6% - e la frutta secca e disidratata, che registra un valore di 160,2 milioni, e una crescita del 4,9 per cento. Seguono i formaggi, 478,4 milioni  (+3,1%) e gli yogurt, 303,2 milioni (+3,5%). 

A seconda del Paese analizzato cambiano le abitudini di consumo, ma alcuni trend fanno da denominatore comune. In particolare, tra le tendenze più rilevanti, da rilevare la crescita delle opzioni salutari, fonte di proteine, fibre e altri nutrienti.

I canali di vendita

Quanto ai canali di vendita, i supermercati restano al primo posto della classifica, con il 50% delle vendite e un incremento dei volumi del 2,1 per cento. Nella Gdo è da sottolineare la crescita della private label, spinta da innovazione e prodotti di fascia alta. I discount crescono sia a volume, sia a valore, così come si registra un rapido incremento dell' e-commerce e dei negozi specializzati. Perdono invece terreno i negozi di prossimità. 

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