Logistica e Trasporti

27 giugno 2025

Logistica e Gdo, Assotir lancia una sezione dedicata

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In un comparto logistico sempre più complesso e dominato dalle grandi catene distributive Assotir,  l’associazione delle imprese di autotrasporto, compie un passo decisivo per tutelare le piccole e medie imprese del settore. 

Si tratta della creazione di una sezione dedicata all’autotrasporto per la Grande distribuzione organizzata (Gdo). A guidarla sarà Federico Di Carlo, con l’obiettivo di dare voce, visibilità e forza contrattuale a una categoria troppo spesso schiacciata dal peso dei committenti.

Lo scenario 

Il trasporto merci per la grande distribuzione è uno snodo strategico per il sistema dei consumi italiani. Circa 500 centri di distribuzione alimentano quotidianamente oltre 20mila punti di vendita su tutto il territorio nazionale, movimentando ogni anno miliardi di colli, 4,6 miliardi nel solo 2023, secondo i dati di Gs1 Italia. Si tratta in larga parte di merci secche (57%), ma anche di prodotti freschi e ortofrutta. Tutto questo viaggia quasi esclusivamente su strada, attraverso veicoli industriali gestiti da una moltitudine di imprese, in gran parte medio-piccole, spesso impiegate in subappalto.

Ma se il tessuto imprenditoriale è frammentato, la catena di comando è tutt’altro che dispersa. Le insegne della Gdo – pur non sempre essendo formalmente i committenti – dettano condizioni, tariffe e modalità operative, esercitando un potere contrattuale pressoché assoluto. “C’è una sproporzione di forze evidente”, ha sottolineato il segretario generale di Assotir, Claudio Donati, presentando l’iniziativa. “Anche quando il contratto è stipulato con il produttore, le condizioni vengono comunque imposte dalla distribuzione”.

Sezione Gdo: obiettivi e priorità

Da questa consapevolezza nasce la nuova sezione Gdo di Assotir. L’obiettivo, spiega Donati, è duplice: da un lato, dare rappresentanza a una categoria finora priva di voce specifica; dall’altro, avviare un dialogo costruttivo con gli attori della filiera – in primis le stesse associazioni della grande distribuzione – per definire regole comuni, trasparenti e sostenibili.

Federico Di Carlo, nominato responsabile della nuova sezione, ha evidenziato come l’idea sia maturata a seguito del recente rinnovo del contratto nazionale Logistica, trasporto merci e spedizioni. “Abbiamo capito che solo attraverso la concertazione tra sindacati e parti datoriali si possono risolvere le criticità del settore - ha spiegato - E la Gdo è un mondo a sé, con dinamiche e carichi di lavoro che non trovano spazio nelle rivendicazioni generali”.

Impegno, turni e sicurezza

Il trasporto per la Gdo comporta un impegno lavorativo molto specifico e spesso sottovalutato. Non si tratta solo di guida: gli autisti devono caricare e scaricare le merci – spesso più volte al giorno – gestire i documenti, rispettare orari rigidi, operare sette giorni su sette. Per garantire la puntualità delle consegne, le aziende sono costrette a far ruotare più conducenti sullo stesso veicolo. A ciò si aggiungono competenze specifiche, come la certificazione Haccp (Hazard analysis and critical control points) per la manipolazione degli alimenti.

Il contratto standard

Per portare la discussione su un piano operativo, la nuova sezione ha già messo sul tavolo una proposta concreta: la definizione di un contratto standard per l’autotrasporto nella Gdo. Il documento, che sarà presentato a Federdistribuzione e Confcommercio, prevede tra i punti cardine il riconoscimento automatico del rinnovo del contratto nazionale, l'aggiornamento annuale obbligatorio dei corrispettivi secondo gli indici Istat, la clausola per la compensazione delle variazioni del costo del carburante e la valorizzazione delle attività accessorie (carico, scarico, gestione documentale).

A completare il quadro, la tutela della sicurezza degli operatori e dei conducenti, la definizione chiara dei limiti di altezza, dimensione e peso dei pallet e le analisi dei luoghi di scarico, spesso inadeguati e pericolosi.


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