Di recente a Milano è stata presentata Selex Media, la concessionaria retail media creata dal Gruppo Selex.
Si tratta di una innovazione nel panorama della comunicazione per la Grande distribuzione italiana: è infatti il primo caso di un sistema integrato, di proprietà di un retailer, che combina azioni in-store e attività digitali a uso e consumo dei singoli brand.
Attraverso il nuovo comparto media, il Gruppo punta così a guadagnare un ruolo di primo piano nel dialogo tra brand e consumatori. Tra luoghi fisici e non, Selex assicura di poter raggiungere circa 15,5 milioni di famiglie italiane.
L'azienda ha condiviso alcuni numeri chiave a testimonianza dell’ampio bacino di utenti coinvolti: oltre 565 milioni di visite annue in negozio e 80 milioni sul sito web a cui si aggiungono nove milioni di carte fedeltà attive.
Visibilità e azioni mirate
Su questi numeri, Selex punta per valorizzare la sua concessionaria retail media. In questo momento, riferiscono a myfruit.it dall'azienda, il focus è sulle aziende a-brand importanti, con marchi e investimenti pubblicitari sensibili, in tutte le categorie compresa l’ortofrutta.
L’obiettivo è offrire loro una piattaforma completa che garantisca visibilità, possibilità di misurazione e di profilazione. Attraverso un sistema di campagne mirate, nazionali o localizzate, Selex Media potrebbe sostenere il loro percorso crescita, amplificando le performance, avvicinandoli al consumatore nel momento in cui è più interessato all’acquisto.
"Con Selex Media puntiamo a unire negozi fisici e touchpoint digitali in un’unica strategia di relazione con i nostri clienti. Il nostro obiettivo è amplificare la visibilità e le performance dei brand italiani sui nostri canali di vendita e comunicazione, posizionati davvero a pochi metri dalla decisione d’acquisto", ha spiegato Massimo Baggi, direttore marketing del Gruppo Selex.
Cinque asset
Il responsabile di Selex Media, Mattia Giacinti, ha illustrato nel dettaglio l’offerta. Cinque gli asset principali. Il primo riguarda gli spazi all’interno dei punti di vendita, con schermi posizionati in luoghi strategici e una radio instore che copre tutto il traffico, raggiungendo circa 18 milioni di persone ogni due settimane.
A questo si aggiungono i formati pubblicitari sui 18 canali digitali proprietari, con la possibilità di aggiungere campagne di Crm e profilazione segmentata dei potenziali clienti.
Inoltre, Selex Media offre strumenti di analisi delle performance, sia in termini di visibilità che di vendite, permettendo ai brand di valutare l’efficacia delle campagne e di approfondire i comportamenti d’acquisto. Dal 2026, è prevista anche l’introduzione di pubblicità su canali esterni.
Nelle intenzioni del gruppo, Selex Media si presenta come uno strumento nuovo, in grado di rispondere a più esigenze dei brand, con servizi avanzati per comunicare in modo efficace e personalizzato. Il gruppo potrebbe uscirne rafforzato nel suo dialogo sia con i fornitori che con i consumatori, incidendo sulla loro fidelizzazione.
Ma per i singoli brand cosa può significare questo? Cambierà le singole strategie di marketing e la pianificazione dei media? Si apre così un nuovo modo di raccontarsi al consumatore?
Selex Media certo offre un vantaggio non da poco: parlare al cliente nel momento in cui è dentro allo store, quando pertanto è più sensibile o comunque raggiungerlo attraverso i canali di un retailer, aspetto che già di per sé evidenzia una non scontata probabilità d'ascolto.
Potrà questo permettere ai brand di cogliere umori, emozioni e desideri in maniera efficace? L'effetto immediatezza non è da sottovalutare così come la possibilità di misurare e analizzare i dati, strutturando azioni ad hoc. Al cliente, come sempre, spetta l'ultima parola. E a noi non resta che attendere i primi bilanci.