Frutta a guscio ed essiccata

23 ottobre 2024

In arrivo un marchio collettivo per il pistacchio francese

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Lo scorso 15 ottobre, in occasione della fiera Méd'agri di Avignone, l'Unione France Pistache e l'associazione Pistache en Provence hanno lanciato ufficialmente il marchio collettivo Pistaches de France.  Ne racconta Hugo Pilache su laprovence. 

Estinto in Francia dagli anni '50, da sei anni il pistacchio sta tornando in auge, prima in Provenza (Vaucluse ha ospitato le prime prove) e poi in tutto il Paese, grazie soprattutto all'iniziativa dei presidenti dell'unione France Pistache, André Pinatel, e dell'associazione Pistache en Provence, Olivier Baussan.

I due erano presenti al salone per lanciare il marchio collettivo Pistache de France, un'occasione far conoscere questo prodotto al grande pubblico. Sembra che il pistacchio, in controtendenza rispetto a gran parte dell'agricoltura francese, sia uno dei pochi alberi a beneficiare dei cambiamenti climatici.

“Si adatta al caldo estivo, alla siccità e non soffre il freddo", spiega Benoît Dufaÿ, coordinatore tecnico del sindacato. Con un settore ancora agli inizi, le sfide sono grandi quanto le aspettative". 

“Inizialmente vorremmo evolvere in un'interprofessione, per poi puntare a un Igp. È un processo a lungo termine, ma ne vale la pena. Guardate i meloni di Cavaillon. Ci sono voluti 15 anni per ottenere la denominazione. Ma tutti li conoscono”, continua Benoît Dufaÿ.

Fino al 2018, quasi tutta la produzione di pistacchio era importata in Francia. Oggi ci sono solo 450 ettari di pistacchi, con un raccolto di 800 chili, e i primi risultati sono simbolici. I prodotti però stanno diventando sempre più popolari tra i consumatori, attratti dai benefici nutrizionali. 


Fonte: laprovence.com

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