Piccoli Frutti

16 maggio 2025

I Frutti di Gil: "apri-chiudi" per i mirtilli

581

I Frutti di Gil (la joint venture di filiera per i frutti di bosco, nata dalla partnership con Orsero, ndr) scommette sull'innovazione del packaging per il mirtillo, lanciando un inedito formato "apri-chiudi" ideale per il consumo snack e presentando nuove soluzioni per i grandi formati, in linea con le crescenti richieste del mercato.

"Fin dall’inizio il packaging è stato per noi un punto di forza, non un semplice costo - spiegano a myfruit.it i co-ceo Matteo e Luca Molari - Oggi continuiamo a lavorare in questa direzione, con l’obiettivo di rendere il mirtillo sempre più facile da gustare, ovunque e in ogni momento".

Le recenti novità, presentate a Macfrut, testimoniano l'approccio dinamico dell'azienda, un'innovazione che nasce dall'ascolto attento del mercato e si concretizza in soluzioni semplici ma efficaci. Oltre al formato apri-chiudi, I Frutti di Gil ha introdotto formati termosaldati (nella foto sotto) per una migliore presentazione e sostenibilità, e sta esplorando soluzioni in cartone termosaldabile per specifici progetti.

Riuscite ad approfondire e valorizzare la necessità del mercato di grandi formati?

La richiesta di grandi formati, specialmente per il mirtillo, è in costante aumento. Da un lato, la Gdo spinge per confezioni superiori al classico 125 grammi per incrementare la rotazione a scaffale e la penetrazione del prodotto. Dall’altro lato, il consumatore, con un consumo pro-capite in crescita, mostra un interesse sempre maggiore per formati più consistenti

Il secchiello, o bucket, è il formato trainante e probabilmente definirà il futuro. Tuttavia, riteniamo che l’intera filiera debba collaborare su un aspetto cruciale: i grandi formati non sono sempre la soluzione ottimale. In alcuni periodi stagionali, le caratteristiche del prodotto non si prestano a lavorazioni in formati da 250 grammi in su, con un elevato rischio di danneggiamento e una potenziale compromissione della qualità per il consumatore. 

Ma, attraverso una collaborazione efficace tra tutti gli attori della filiera, siamo convinti che i grandi formati possano effettivamente incrementare ulteriormente il consumo di berries, in particolare del mirtillo.

Nuova confezione apri-chiudi, come è nata l’idea?

L’idea della confezione apri e chiudi è scaturita da due motivazioni principali: da un lato la volontà di rendere un prodotto come il mirtillo facile da consumare anche fuori casa. In questo senso, la confezione termosaldata ci ha permesso di proporre sul mercato un pack che potesse valorizzare il prodotto, consentire un trasporto agile e sicuro e un consumo on the go pratico.

Dall’altro lato, il formato più grande da 250 grammi va incontro al consumo più abbondante di mirtilli, che però possono essere consumati un po’ alla volta e quindi richiusi e conservati in frigorifero o in borsa, evitando sprechi e mantenendo la qualità del prodotto

Si parla sempre più del mirtillo come snack, e per questo abbiamo ideato una soluzione semplice che lo rendesse realmente uno snackable, aprendo a nuove occasioni di consumo.


Quali saranno le novità sui grandi formati? Il mercato si sta già muovendo su pack da 500 grammi e 1 chilo...

Il formato da 500 grammi è già una realtà disponibile in alcuni periodi, quando il prodotto presenta le caratteristiche adatte per confezioni più grandi. Noi lo proponiamo sia in secchiello (con coperchio classico e apri-chiudi) che in cestino steso

Il formato da un chilo sta gradualmente facendo la sua comparsa sul mercato, principalmente in segmenti come grossisti e alcuni discount. Pensiamo che possa trovare il suo spazio, ma è fondamentale trovare il giusto equilibrio tra formato, prezzo e qualità del prodotto

Per ragioni legate alla natura del frutto, quando parliamo di grandi formati in crescita ci riferiamo principalmente al mirtillo, mentre per lampone e mora le confezioni raggiungono al massimo i 250 grammi.

Quanto siamo pronti a segmentare in questo ambito?

Dal nostro punto di vista il mercato italiano non è ancora molto incline a una spinta segmentazione dei berries a scaffale. Parlando di certificazioni, se il biologico ha un suo spazio ancora residuale, ed è legato principalmente ad alcune specifiche catene della Gdo, il Residuo Zero sta prendendo sempre più piede, e anche noi, come I Frutti di Gil, stiamo facendo qualche primo test. 

Un tema molto interessante, infine, è la segmentazione di prodotto Premium, seguendo il trend di mercati più maturi come quello inglese. In Italia, in questa fase, è un discorso approcciabile con il mirtillo, ma non escludiamo che lo possa essere in futuro anche con il lampone; ancora una volta, per sviluppare questa segmentazione sarà necessaria una grande collaborazione con la Gdo, che vada oltre alla mera dinamica del prezzo.

Potrebbe interessarti anche