Consumi e consumatori

17 dicembre 2025

Frodi alimentari, firmato un nuovo protocollo

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L’Associazione italiana coltivatori (Aic) e l’Associazione italiana consumer (Aico) hanno siglato un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) per il contrasto alla contraffazione di prodotti agricoli e olivicoli. 

"Il protocollo nasce per promuovere iniziative didattiche, formative e divulgative finalizzate alla prevenzione e alla lotta contro i traffici illeciti nel settore agroalimentare, con particolare riferimento alle filiere agricole", dichiara Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione italiana coltivatori.

L'accordo in sintesi 

L’accordo intende attivare una collaborazione orientata all’approfondimento delle attività connesse alla produzione, alla movimentazione e alla distribuzione dei prodotti agricoli e dell’olio d’oliva, favorendo l’acquisizione di conoscenze utili a rafforzare l’efficacia dell’azione amministrativa di controllo.

I numeri delle frodi 

Secondo il Report Icqrf 2024, nel settore agroalimentare sono stati effettuati oltre 54mila controlli, con irregolarità nel 12,9% dei prodotti e nell’8,6% dei campioni analizzati. I sequestri hanno riguardato quasi 13 milioni di chilogrammi di merce, per un valore superiore a 22 milioni di euro.

Nel comparto oleicolo, nel 2023 i controlli su oltre 2mila dichiarazioni doganali, pari a più di 13mila tonnellate, hanno portato all’accertamento di violazioni su 210 tonnellate di olio e 90mila unità di prodotto (fonte ADM). Tra le operazioni più recenti, quella del porto di Bari dove sono state sequestrate 3,6 tonnellate di olio extravergine di oliva non conforme e le operazioni a Chieti.

"L’Italia realizza oltre il 30% dei controlli agroalimentari complessivi in Europa, confermando un sistema di tutela tra i più avanzati, anche sul fronte della prevenzione, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale - sottolinea Santoianni - ma da soli non bastano. Questo protocollo afferma con chiarezza che la lotta alla contraffazione passa anche dall’educazione del consumatore: conoscere le filiere e i rischi delle frodi significa rafforzare la trasparenza del mercato e sostenere chi produce qualità nel rispetto delle regole. La qualità si difende lungo tutta la filiera, fino alla scelta consapevole del cittadino", conclude il presidente dell’Aic.


Fonte: Associazione italiana coltivatori 

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