Frutta a guscio ed essiccata

21 maggio 2025

Emanuele Rovetta (Exica): "Frutta secca tra dazi e dollaro"

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Anche l'annuncio dei dazi internazionali e l’andamento del dollaro incidono sulle dinamiche del commercio della frutta secca e disidratata. Lo racconta Emanuele Rovetta, titolare dell’azienda piemontese Exica, attiva da decenni nella selezione, lavorazione e vendita di frutta secca e disidratata destinata a grossisti, dettaglianti, ristorazione e, in misura minore per la Gdo.

"Oltre l’impatto dei dazi – spiega Rovetta – incide tutta la politica economica Usa perché tutto ciò che arriva da fuori Unione europea si compra in dollari. Questo significa che qualunque cosa accada negli Stati Uniti si riflette anche sul nostro mercato". 

Alla notizia di nuovi dazi, racconta, "molti operatori hanno preferito aspettare prima di imbarcare la merce. È subentrata una buona dose di incertezza, ma alla fine siamo tutti costretti ad acquistare i prodotti con prezzi che valgono per tutti", aggiunge.

Dollaro debole, acquisti facilitati

Paradossalmente sottolinea l'imprenditore: "La svalutazione del dollaro ha reso però più convenienti alcuni acquisti extra-Usa, agevolando le importazioni, anche se temporaneamente. Sono tre i prodotti principali che acquistiamo dagli Usa: le noci in guscio, le mandorle sgusciate e i pistacchi sgusciati".

La situazione di mercato è in evoluzione: "le noci in guscio registrano prezzi in aumento, complici la scarsa produzione e una domanda in aumento; le mandorle sgusciate stanno subendo incrementi costanti, circa 10 centesimi al mese dall’inizio della raccolta; i pistacchi, invece, seguono un trend di crescita lento ma regolare. Anche per le nocciole, che Exica non acquista dagli Stati Uniti ma dalla Turchia, si osservano ritocchi di prezzo regolari e costanti nel tempo".

Mercato vivo e segmentato

Si rilevano le turbolenze geopolitiche, ma è una tendenza in crescita quella del consumo della frutta secca? "Il mercato è vivo, in crescita, e anche i nostri fornitori confermano un trend positivo. Exica continua a lavorare principalmente con il mercato tradizionale, composto da grossisti, dettaglianti e settore Horeca, mentre la grande distribuzione rappresenta una fetta più piccola del nostro giro d’affari".


Alcuni prodotti stanno subendo una contrazione: "Le arachidi in guscio, ad esempio, stanno perdendo terreno rispetto ad altri articoli come i datteri israeliani o la frutta disidratata". Sono i classici mutamenti nei gusti. 

Occhi puntati sulla Cina

Una nuova frontiera potrebbe essere la Cina: "Oggi molti prodotti cinesi sono bistrattati o trattati male, ma secondo me avranno un gran futuro. Penso alle noci: la Cina è uno dei maggiori produttori al mondo, anche se ad oggi è difficile trovare vera frutta secca cinese sul nostro mercato - la previsione dell'imprenditore - Ma presumo che, come gli altri prodotti, ci invaderanno". 

Frutta disidratata: più attenzione alla qualità

Exica lavora anche frutta disidratata, con particolare attenzione alle varietà naturali e senza zuccheri aggiunti. "Importiamo mango, papaya e zenzero dalla Thailandia: sono prodotti economici ma molto raffinati e con aggiunta di zuccheri. In parallelo, però, stiamo sviluppando una linea italiana, con preferenza di origine piemontese, a base di mele, kiwi e pesche, in base alla stagione, alla disponibilità e al prezzo".


Questa frutta viene essiccata senza conservanti né zuccheri, e confezionata per un uso immediato o per la trasformazione. "Costa di più per via del costo maggiore della manodopera italiana, ma sta crescendo l’attenzione per il prodotto naturale e italiano". Anche qui il dato salutare.

Nuovi gusti e piccoli lotti

"Il mercato cerca sempre qualcosa di diverso", conclude Rovetta. Exica ha quindi avviato anche una produzione limitata di mandorla tostata, speziata e lavorata con del burro, confezionata in sacchetti. 


I prodotti sono destinati sia ai negozi di vendita diretta che al settore Horeca, come risposta alla domanda crescente di novità e personalizzazione. Innovazione continua.

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