Frutta a guscio ed essiccata

23 settembre 2025

Castagne, iniziata la raccolta nel Casertano

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E' stata avviata con qualche giorno di anticipo la raccolta delle castagne Bouche de Betizac nella zona del Casertano. Una varietà ormai diventata prevalente dopo che tanti produttori, negli anni passati, hanno investito sulla sua coltivazione. La zona però è ben nota anche per la tempestiva di Roccomonfina o di Teano. Una produzione verso cui si sta riaccendendo l'interesse, anche se soffre della concorrenza della Bouche e del suo calibro più grosso. "La tempestiva è una castagna molto saporita, ma ha un calibro più piccolo e viene penalizzata dal cambiamento climatico", spiega a myfruit.it Angelo Amore, socio della cooperativa Conca. 

Nella zona di Roccamorfina, le temperature elevate e l'eccessiva umidità stanno provocando danni al prodotto in fase di raccolta: "In alcune zone il prodotto è buono, in altre il frutto si sta guastando e molte partite presentano delle macchie", aggiunge. 

I quantitativi ci sono e, sulla base delle previsioni attuali, potrebbero anche essere abbondanti. Il clima tuttavia, ancora abbastanza caldo, frena gli acquisti: "Il rischio è che arrivi sul mercato troppo prodotto. Da ottobre a dicembre, la castagna si vende bene ma settembre è il mese dei consumatori più attenti, di chi ama le primizie".

In questo momento, il mercato è dunque ancora quasi fermo. "La Gdo sta iniziando ad acquistare, ma dobbiamo capire come andrà. Speriamo nella Sicilia, dove già in questo periodo si cominciano a mangiare le caldarroste. In altre regioni invece i consumi sono bassi. Diverso il caso dell'export: Paesi come Svizzera, Austria e Germania stanno rispondendo bene", aggiunge Amore.

Uno dei problemi maggiori, secondo Amore, è proprio l'aumento della produzione a cui si associa un settembre sempre più caldo. "Noi cerchiamo di puntare sul prodotto di montagna. Ma la Bouche è stata piantata in ampie aree, anche verso la pianura, ed è una pianta molto produttiva. Credo che, negli anni futuri, la produzione potrebbe aumentare ancora. C'è da capire se si riuscirà a piazzarla sul mercato. A fine mese, inoltre arrivano le altre varietà. Siamo quindi un po' preoccupati per il rischio di un eccessivo stoccaggio". Secondo Amore, alcune aziende potrebbero provare a lavorare con il congelato. 

Anche i prezzi risentono di questa situazione. Previsto infatti un calo importante rispetto allo scorso anno. "Per i produttori, che hanno investito, è molto triste. C'è il rischio che decidano di non proseguire nella raccolta. Nella nostra zona, la castagna è ossigeno", sottolinea Amore evidenziando il ruolo fondamentale del prodotto nell'economia dell'areale. La speranza è ora nell'abbassamento delle temperature e nell'arrivo delle altre varietà tradizionali:"Speriamo in una buona qualità e in un maggiore consumo", conclude.

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