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Ciliegie, Stefano Pezzo: “Il prezzo è giusto”

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Autore Redazione

Per l’imprenditore veneto la mancanza di frutti spagnoli e greci e la richiesta di prodotto nazionale sostengono le quotazioni

La campagna delle ciliegie in Veneto sta procedendo bene. Intanto non ci sono stati eventi climatici estremi come in Puglia e, poi, fare meglio dell’anno scorso non era difficile, viste le cinque settimane di pioggia che – a maggio 2019 – avevano contribuito a creare le peggiori condizioni meteo (per le ciliegie, almeno) dell’ultimo decennio.

“Quest’anno di prodotto ce n’è, al momento parliamo di calibri medi, non enormi, ma la richiesta è buona e i prezzi sono soddisfacenti. Soddisfacenti e in aumento, perché molti Paesi nostri competitor sono in difficoltà. Ad esempio, la Spagna non esporta molto, la Grecia non ha tanto prodotto, mentre la Turchia deve ancora iniziare”. E’ questa la fotografia scattata da Stefano Pezzo, Ceo della ditta Bragantini – Cherry Passion, che aggiunge: “La mancanza di offerta sosterrà i prezzi, ma bisogna essere organizzati e avere prodotto sempre disponibile. Diciamo che siamo cautamente ottimisti”.

Tra l’altro, è iniziata proprio in questi giorni la commercializzazione delle More di Verona, tra i duroni forse una delle varietà più gradite. “Si contraddistinguono per il colore intenso, l’elevata dolcezza e croccantezza, e sono tipiche della nostre zone”, commenta Pezzo.

Storicamente la ditta Bragantini esporta il prodotto in nord Europa, in Germania ma soprattutto in Danimarca, Svezia e Paesi scandinavi. “Negli ultimi anni l’Italia, ha perso quote di mercato importanti in Inghilterra, dove è stata spodestata dalla Spagna – continua l’imprenditore che è anche presidente di Fruitimprese Veneto – E’ forse il Paese dove abbiamo sofferto di più, gli inglesi iniziano con le ciliegie della California, poi passano alle spagnole e, infine, a quelle della Turchia; la finestra per l’Italia si è ridotta molto. In compenso, abbiamo rafforzato il mercato interno, anche grazie alla maggiore richiesta di prodotto nazionale. E così le importazioni da Spagna, Grecia e Turchia sono sensibilmente diminuite”.

Le ciliegie sono vendute alla Gdo sia a marca del distributore, sia a marchio Cherry Passion e Romeo&Juliet. La gamma di confezioni è variegata, si va dal secchiello da 500 grammi con il manico, ai cestini da 250 e da 500 grammi, fino ai bauletti da uno o due chili in cartone. All’estero il packaging è personalizzato, ogni distributore ha la propria linea e funzionano bene il termosaldato e le carrybag.

La ditta Bragantini chiude la stagione delle ciliegie a luglio con gli ultimi frutti di montagna (in particolare della varietà Kordia) per poi partire, ai primi di agosto, con le mele con le quali arriva fino a tutto maggio: diecimila tonnellate divise equamente tra le varietà Gala, Grenny e Golden.

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