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Logistica e Trasporti

Trasporto marittimo, nel 2024 i costi aumenteranno

Gli indici mostrano la ripresa dei noli. E dal primo gennaio entra in vigore l’Ets, il sistema per ridurre l’inquinamento delle spedizioni

Nel 2024 le spedizioni via mare potrebbero costare di più. Secondo gli ultimi rilevamenti, infatti, sembra che i noli siano in ripresa. Inoltre, seppur graduale, dal primo di gennaio entra in vigore il sistema Ets dell’Unione europea. Il quale, con lo scopo di ridurre l’inquinamento delle spedizioni, comporta un costo per le compagnie marittime.

La situazione noli

Gli indici dei noli spot nella terza settimana di ottobre 2023 parlano chiaro: si registra un rallentamento della discesa che è proseguita per svariati mesi.

“Nel 2023, il costo del trasporto delle merci via mare è crollato di quasi il 60% per i contratti a lungo termine a livello globale e alcuni corridoi, come il transatlantico verso la costa orientale degli Stati Uniti e l’Estremo Oriente verso l’Europa, sono diminuiti del circa l’80% sui noli sia a breve che a lungo termine – spiegano gli analisti di Xeneta – Le compagnie di navigazione esamineranno i contratti stipulati nel 2023 e, in molti casi, li riterranno non redditizi. Coglieranno ogni opportunità possibile per non trasportare i container di quei clienti. Se il mercato dovesse salire, le compagnie sceglieranno di trasportare container appartenenti a clienti con prezzi contrattuali 2024 più sani. Sembra ingiusto, e forse lo è, ma le compagnie di navigazione hanno il diritto di farlo”.

La situazione rotta per rotta

Guardando nel dettaglio, Drewry index mostra stabilità per l’indice composito – quello che sintetizza l’andamento di tutte le rotte – e una seppur contenuta ripresa nella rotta tra Shanghai e Rotterdam, in entrambe le direzioni: +1% da est a ovest, +3% da ovest a est (circa 450 dollari).

Cresce del 2% la rotta tra Rotterdam e New York, +4% in direzione inversa (circa 700 dollari). Restano invece in negativo la tratta Shanghai e Genova – che in una settimana ha perso il 3% – e quella tra Shanghai e Los Angeles (-1%, -2% nella tratta inversa).

Sulle spedizioni peserà anche l’Ets

E dal primo gennaio entra in vigore l’Ets, il sistema messo a punto dall’Unione europea che ha lo scopo di limitare l’inquinamento causato dal trasporto marittimo. Di conseguenza le compagnie marittime stanno annunciando le prime stime sui sovrapprezzi che applicheranno nel trasporto dei container.

Per le tratte dall’Asia al Mediterraneo si stima un sovrapprezzo dei container tra i 14 e i 20 dollari, fino a 60 per i container frigo, cifre inferiori per le tratte inverse. Dall’Asia ai porti del Nord Europa i sovrapprezzi dovrebbero essere compresi da 24 a 105 dollari.

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