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Logistica e Trasporti

Trasporto merci, in Italia arriva l’idrogeno

Il ministero dei Trasporti ha stanziato oltre 103 milioni per mettere in esercizio 36 stazioni di rifornimento entro il 2026

In Italia arriva l’idrogeno rinnovabile e la merce si muoverà lungo lo Stivale in maniera maggiormente sostenibile.
Grazie infatti a un contributo del ministro dei Trasporti nei prossimi tre anni verrà costruita una rete di stazioni che permetterà il reale rifornimento dei mezzi.

I numeri del progetto

In particolare sono 36 i progetti di stazioni di rifornimento d’idrogeno rinnovabile approvati dal ministero dei Trasporti. Per questo sviluppo sono stati stanziati oltre 103 milioni, 103.512.831,50 per la precisione, finanziati grazie ai fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Tali fondi sono la prima parte dei 230 milioni complessivi contemplati nel piano proprio per sviluppare la rete nazionale di rifornimento a idrogeno. Le stazioni dovranno entrare in esercizio entro il secondo trimestre del 2026.

Dove crescerà la rete

La maggior parte dei progetti riguarderà le zone maggiormente strategiche per i trasporti pesanti, ossia l’asse del Brennero, il corridoio est-ovest da Torino a Trieste e i corridoi europei Ten-T.

In totale saranno 13 le regioni interessate dagli interventi di realizzazione delle nuove stazioni: sei progetti tra Puglia, Calabria, Abruzzo e Sardegna, due nel Lazio, uno in Toscana e 27 tra Veneto, Trentino- Alto Adige, Lombardia e Piemonte.

La situazione nel mondo

Secondo una ricerca della società di consulenza Research & Markets, alla fine del 2021 erano installati, in tutto il mondo, 800 impianti a idrogeno. La maggior parte – oltre la metà – si trovano nell’Asia Pacifico. Seguono l’Emea (Europa, Medio Oriente e Africa con il 33% degli impianti) e le Americhe (10,5%). Il maggiore incremento nell’ultimo periodo è avvenuto in Cina e in Corea del Sud, mentre in Europa il primo Paese è la Francia.

Sempre secondo la ricerca di Research & Markets, la Corea del Sud, l’Austria e la Danimarca sono i Paesi in cui c’è un numero di stazioni di idrogeno capace di consentire a un veicolo industriale elettrico di attraversare il Paese. Anche in California le stazioni di idrogeno a oggi installate consentono a un veicolo di viaggiare ovunque nello Stato.

L’idrogeno crescerà

Per la crescita dell’idrogeno da qui al 2026 c’è ottimismo. Secondo gli esperti il numero delle stazioni di rifornimento crescerà per due fattori: da un lato diminuiranno i costi di produzione dell’idrogeno, dall’altro ci saranno sempre più veicoli a idrogeno a celle combustibili, poiché diminuiranno i costi per costruire queste ultime, mentre aumenterà la loro capacità.

Si stima inoltre che entro il 2030 si raggiungerà l’autonomia finanziaria, il che significa che si potranno costruire stazioni di rifornimento senza la necessità di contributi pubblici.

Oltre che l’autotrazione, l’idrogeno potrà rifornire anche treni, aerei e navi, il che richiederà un investimento ingente stimato in nove miliardi di dollari entro il 2036.

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