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Ingrosso

Grossista: “Pago io il fotovoltaico, anche se la struttura è comunale”

A Bari si pensa al risparmio energetico. Ma il mercato è vetusto e quello nuovo ancora vuoto

Pago io l’installazione del fotovoltaico anche se la struttura è di proprietà del Comune. Ma facciamo presto, viste le bollette”. Questa la provocazione firmata e protocollata in Municipio dai grossisti Nicola Paglionico e Innocenzo Celiberti con box e disperazione al Moi, il Mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Bari.

Disperati: “Vogliamo evitare bollette da 40mila euro”

Davanti a microfono e telecamera dell’emittente Telenorba i grossisti, proprietari di sette box al Moi, si dicono disposti a montare i pannelli per la trasformazione dell’energia solare. “Per fortuna grazie ad un vecchio contratto per ora paghiamo per l’energia sui 6/7mila euro al mese, ma presto andrà a scadere. Ci aspettiamo bollette da 35/40mila euro mensili. Improponibile, dobbiamo pensare a ridurre l’attività”. Tagliare i costi, magari “anche del personale”, per starci dentro.

Il Comune a favore, ma è possibile?

“Abbiamo scritto all’assessore allo Sviluppo economico Carla Palone, con delega al Maab (Mercato agro alimentare barese) e al Moi, che ha promesso di rispondere alle nostre domande. Tentativo fallito. L’esponente della giunta Decaro aveva fatto sapere all’emittente locale, insieme al collega Giuseppe Galasso, titolare dei lavori pubblici, per sostenere che non c’è “nessun parere ostativo dal punto di politico e amministrativo“. Tradotto: per noi si può anche fare, però dobbiamo approfondire.

Ma a Bari si vive una situazione paradossale con ben due mercati: il Moi e il Maab. Il primo è vetusto e tutelato dalla soprintendenza, il secondo – nonostante sia stato completato nel 2009, ci sono pure le celle frigo – non è ancora aperto e attivo. Insomma, pur con tutta la disponibilità politica, la missione sembra veramente impossibile.

Bollette care da Nord a Sud

Sul tema del caro bollette nei mercati all’ingrosso myfruit.it ha di recente interpellato alcuni operatori che hanno visto quintuplicare i costi energetici. L’aumento in numeri: da 4 a oltre 20mila euro al mese. Situazione denunciata dall’associazione Fedagro che ha fatto gli esempi del centro-nord, con Firenze, e del sud, con Catanzaro. Citiamo anche Cesena con la ditta Ortomercato che a luglio ha ricevuto una bolletta da 22mila euro. Importo molto più alto di quanto pagato l’anno scorso.

C’è il fotovoltaico, ma non tutti i mercati sono attrezzati e ci vuole tempo per mettersi al passo con i tempi. Senza dimenticare il paradosso di Bari che da 40 anni aspetta il nuovo mercato e ora ne ha due: uno vecchio e l’altro vuoto.

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