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Ingrosso

Dai mercati: zucchine e melanzane a pochi cent, benino la frutta

CAAT TORINO

Le ciliegie Ferrovia ferme a 3 euro, Vignola sopra i 5. Pesche e nettarine con tanti calibri piccoli e si lotta con la Spagna

Non è un buon periodo per gli ortaggi, nei mercati all’ingrosso stanno molto abbondantemente al di sotto dell’euro. Siamo ai centesimi. In particolare zucchine e melanzane, ma non brilla anche il peperone. Così come le ciliegie pugliesi, bene quelle di Vignola, mentre per pesche e nettarine siamo sui 2 euro per i calibri grossi, ma prevalgono quelli piccoli e si nota la concorrenza spagnola. Bene le fragole soprattutto con il prodotto trentino, sempre stabile il mercato delle mele.

A Torino bene la frutta di stagione, a basso prezzo le ciliegie pugliesi

Nel capoluogo piemontese incontriamo Giancarlo Gianusso, agronomo dell’​ufficio qualità e logistica del Caat, che ci presenta il quadro della situazione. “Si osserva un calo fisiologico che possiamo definire stagionale: mancano le scuole, la città inizia a svuotarsi. Il prodotto c’è tutto, non manca niente. Vanno bene soprattutto gli articoli estivi, le referenze di stagione”. Vediamoli. “Le albicocche vanno da 1,20 a 1,40 (calibro 45/50) e da 1,40 a 1,50 per il calibro maggiore. Ma ci sono anche varietà extra che toccano i 2 euro. Per quanto riguarda le ciliegie, la varietà Ferrovia quota 2,50/3 euro (calibro 26/28), mentre con l’origine Vignola siamo a 5 euro, con punte fino a 5,50 per un calibro 30/32 extra”.

Pesche e uva

Andiamo sul campo delle pesche, dove c’è un buona presenza di prodotto italiano e spagnolo con ampia forbice di prezzo legata alla presenza di calibri piccoli. Siamo su 1,20/1,40 euro (doppia A) mentre con i calibri maggiori si toccano i 2 euro, origine sia Spagna sia Italia. Le nettarine riescono a spuntare qualcosa in più con la doppia A quotano a  1,50/1,70 euro e si arriva, per entrambe le origini, a 2,50 euro per i calibri più grossi. Buon prezzo per i consumatori di angurie che vengono vendute a 0,30/0,40 con le baby siciliane a 0,50/0,60 euro. Il melone? “Il retato cinque pezzi 0,80/1 euro, il liscio 1/1,30”. Infine l’uva con la Vittoria siciliana a 2/2,50 euro e la Black Magic a 1,80/2.30 euro.

Tengono bene le fragole trentine, venete e locali

Archiviato il sud è tempo di fragole del nord. Tutte in vaschetta. Brillano sul versante prezzo quelle trentine quotate 4/4,50 euro, si difendono bene le venete e le locali piemontesi, entrambe a 3/3,50 euro il chilo. Sono stabili le mele che in media oscillano tra 1,30/1,50 a seconda del calibro e della varietà, poi la Pink Lady che può superare i 2 euro. Infine gli agrumi. Vediamo i limoni, dove c’è anche il prodotto sudafricano che arriva a toccare 1,30 euro, il Primofiore siciliano a 1,10 mentre il Bianchetto tocca 1,30, infine la varietà Verna spagnola con un prezzo massimo di 1,30 euro. I kiwi con Zespri dalla Nuova Zelanda  siamo a 3,50 euro (alla rinfusa), si ferma a 2,80 euro il prodotto cileno.

 Zucchine a 0,40 e melanzane a 0,60 euro

In ribasso gli ortaggi: “Melanzane nere monostrato 0,60/0,70, peperone Italia 1,40/1,60 e le zucchine 0,40/0,50 euro. Sui pomodori abbiamo il grappolo italiano a 0,80/1 euro, quello olandese a 0,90/1,10. Poi il Datterino sui 3 euro, Cuore di Bue Piemonte extra da 1/1,30. Il ciliegino piccolino e doppio strato 2,30/2,50 euro”.

A Vittoria ortaggi a pochi centesimi

pomodori VittoriaA leggere le quotazioni del mercato di Vittoria, in Sicilia, si vedono prezzi abbastanza ridotti: per gli ortaggi, si tratta di un mercato diverso dagli altri visto che fornisce gli altri centri. La melanzana tonda va da un minimo di 0,40 a un massimo di 0,50 per una media di 0,25 euro. Spunta qualche centesimo, ma non troppo, la varietà Violetta, ovvero 0,50/0,65 e in media 0,43. Soffrono le zucchine scure, fermi a 0,25 euro. La media dei prezzi dei peperoni: giallo a 0,70; rosso a 0,60 e verde a 0,32 euro.

Quotazioni un po’ più alte per i pomodori dove il grappolo soffre sempre nel mercato italiano l’effetto calmierante di quello olandese, ma siamo intorno all’euro. L’ovetto verde si ferma a 0,80, ma può toccare i 0,95. Per il ciliegino abbiamo 1,4o/2 euro; Pixel 0,70/1,40; Piccadilly 0,80/1,20 euro. Per la frutta siciliana abbiamo 0,40 euro per l’anguria, quella Baby si ferma a 0,30 mentre il melone giallo quota 0,40 euro. Infine l’uva, ma ricordiamo si tratta di un mercato di produzione, vede la varietà Vittoria a 0,85/1 euro e la Black Magic a 0,60/1,30 euro.

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