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Ingrosso

Dai mercati: volano zucchine e melanzane, ferme le clementine

Il tour nei mercati di Bari, Roma e Udine, parlano i grossisti: “Restiamo aperti, ma siamo al rallentatore”

Le grosse nevicate spagnole “imbiancano” anche il mercato dell’ortofrutta italiana con l‘aumento dei prezzi di alcuni prodotti, in particolare gli ortaggi. Incide anche il meteo nazionale e, quindi,  melanzane e zucchine in alcuni mercati e in poche ore vedono aumentare il prezzo anche di un euro. Un vero e proprio blocco delle vendite, ma siamo a fine campagna, per le clementine a causa di un prodotto valutato di scarsa qualità. Ancora senza effervescenza le arance e in calo carciofi e finocchi.

Bari: aumento di 1 euro in poche ore per  zucchine e melanzane

Iniziamo il tour da Bari dove Pino Lucatorto, presidente di Fedagro Bari, sintetizza l’aumento degli ortaggi in arrivo dalla Sicilia: “Zucchine e melanzane sono sopra i due euro, il prezzo è aumentato di circa un euro al chilo in poche ore, mentre è sotto i due il pomodoro ciliegino“. Sulle clementine il grossista sottolinea: “Il prodotto buono si vende e va da 1,30 a 1,60. Sulle arance la varietà Navel, si produce in aree vicine, viene ancora richiesta e si vende intorno a 1 euro mentre stenta il Tarocco siciliano“. Notizie positive per mele e pere: “Buona domanda con Golden e Melinda a 1,30 euro e finalmente si vendono le pere con  forbice da 1,50 a 2 euro per l’Abate di prima scelta”. Il kiwi vede la presenza di un prodotto greco: da 1,70 a 1,80 euro.

La neve spagnola fa salire a 1,60 l’insalata Iceberg

Car di Roma

Car di Roma

Riccardo Pompei, vicepresidente di Fedagro Roma, scatta la fotografia degli scambi al Car di Roma: “L’insalata Icerberg è lievitata fino a 1,60 per via della nevicata in Spagna, in crescita anche le zucchine romanesche sopra i 2 euro mentre le melanzane sono sui 2,20. In aumento pure  il peperone spagnolo passato da 1,40 a 1,60“. Non va bene ai finocchi che restano abbondantemente sotto l’euro e ai carciofi con il violetto  tra 0,25/0,30. “Tra Natale e Capodanno è iniziato il rallentamento e poi è arrivato il crollo – sottolinea Pompei -P er il romanesco andiamo da 0,40 a 0,70 mentre l’Apollo quota intorno ai 0,70″. Frutta? “Siamo statici sugli agrumi, per Tarocco mancano le pezzature grandi; un calibro 72  va da 1,50 a 2 euro e per i minori si scende fino a 0,80. Per i mandarini abbiamo il tardivo che è abbastanza buono e quota da 1,50 a 2 euro, c’è ancora richiesta per il cachi mela sui 2 euro. Grazie a Dio siamo aperti, ma lavoriamo al rallentatore“.

A Udine salgono gli ortaggi

Il maltempo tocca anche a Udine dove incontriamo Giuseppe Pavan, vicepresidente nazionale di Fedagro e presidente dell’associazione locale, che fa il punto anche sui movimenti generali: “Abbiamo iniziato l’anno con un andamento discreto  per alcuni articoli mentre nella seconda settimana registriamo una situazione statica: sia verso grande e media distribuzione sia con i piccoli clienti”. Servono più scambi e vendite. Sul fronte prezzi: “Siamo in presenza di una oscillazione dei prezzi delle verdure a causa del maltempo e si sono registrati forti  aumenti. A iniziare dalle zucchine piccoline con fiorellino fresco dove siamo tra 4 e 4,50 euro. ma parliamo di un prodotto di nicchia con pochi colli. Sulle altre zucchine andiamo da 2 a 2,70 euro secondo calibro, qualità, origine. I cavoli si stanno vendendo bene, ma i prezzi non sono convincenti come i finocchi che quotano da 0,80 a 1 euro, la forbice è larga ma con il persistere del freddo aumenterà il prezzo”. Prezzo in ascesa anche per le melanzane che vanno da 2 a 2,50 con il prodotto siciliano extra mentre lo spagnolo si vende da 1,60 a 1,80 euro.

Gli agrumi? “Una valutazione difficile:  il mercato non ha risposto bene, c’è qualche piccolo movimento sulle arance Tarocco, ora buone e piacevoli da mangiare, anche per via del blocco sulle clementine ma non ci sono i volumi desiderati. Sui prezzi la forbice è ampia  vista la diversità del prodotto, non tutte le lavorazioni sono uguali, e si va da 1,60 fino a 2 euro per il prodotto di eccellenza“. Buon prezzo, ma poi scende fino a 0,80 euro per la merce meno pregiata. Infine, i kiwi: “C’è un trend costante e buono per alcuni marchi, ma il mercato non è virtuoso”.

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