In un'era di concorrenza tecnologica sempre più intensa, i negozi di alimentari tradizionali si trovano di fronte a una sfida epocale.
Secondo un'analisi di Kirk Soule pubblicata su bluebookservices.com, l'annuncio di Amazon del 13 agosto riguardo l'espansione della consegna di generi alimentari deperibili a tutti i suoi membri Prime in 1.000 città statunitensi (che diventeranno 2.300 entro la fine dell'anno) ha avuto un impatto immediato e diretto sui rivenditori consolidati come Kroger e Walmart, i cui valori sono scesi nel solo giorno della notizia.
Questo annuncio è stato percepito come un vero e proprio terremoto per il settore. A differenza di servizi di terze parti come Instacart, che i negozi di alimentari vedevano come alleati, l'iniziativa di Amazon rappresenta una competizione diretta. La reazione del mercato è stata immediata e significativa: il valore di aziende come Kroger e Walmart è sceso drasticamente (rispettivamente del 4,4% e del 2,5%, ndr) subito dopo la notizia. Questo ha confermato l'idea che Amazon intende sfidare i giganti della grande distribuzione sul loro stesso terreno, non solo sul fronte dei prezzi, ma soprattutto su quello della convenienza, che fino a quel momento era un punto di forza per i negozi fisici.
La doppia sfida: convenienza e prezzo
Il vantaggio competitivo di Amazon risiede nella sua vasta base di 180 milioni di membri Prime negli Stati Uniti e nella sua efficiente infrastruttura logistica, che permette la consegna gratuita a domicilio e, in molti casi, la consegna in giornata.
Questa rivoluzione della convenienza rende la spesa a casa un'alternativa irresistibile per i consumatori. Dall'altra parte, Walmart risponde con la propria rete di distribuzione capillare e con una chiara strategia di sfida sul prezzo, offrendo prodotti a costi significativamente inferiori rispetto alla media del mercato, superando persino Amazon in termini di convenienza secondo uno studio di Goldman Sachs.
Differenziazione come unica via d'uscita
In questo scenario, i negozi di alimentari che non riescono a competere né sul prezzo né sulla convenienza si ritrovano in una posizione precaria. Il loro successo nel futuro dipenderà dalla capacità di creare nuove fonti di valore. E questo, come suggerito da Soule, può avvenire attraverso la attenta scelta di assortimenti unici e locali, l'investimento in reparti di freschi di elevata qualità, o la costruzione di un rapporto di fiducia con i clienti basato sulla trasparenza e la sostenibilità.
Il modello delle Cinque forze competitive di Porter insegna che quando la competizione si intensifica e le barriere all'ingresso si abbassano grazie alla tecnologia, le aziende senza una chiara differenziazione sono destinate a soffrire.
Insomma, per i negozi tradizionali, l'annuncio di Amazon rappresenta un campanello d'allarme: non è più sufficiente stare nella media.