Il cibo è sempre più presente nelle nostre vite digitali, ma sempre meno in quelle reali. Una ossessione, anzi la "Food obsession tra rappresentazione dei media e comportamenti di consumo” firmato da Censis per Camst group in occasione dell’80esimo anniversario dell’azienda di ristorazione. E' l'ortofrutta? Vista l'attenzione altissima per la narrazione online, più la ricerca di informazioni, può solcare queste onde digitali e occupare più spazio per avere poi un ritorno nei consumi.
Ossessione digitale, poco tempo reale dedicato al consumo
L’ortofrutta paga le conseguenze del tempo ristretto dedicato al consumo. Lo confermano i dati presentati al convegno “Il tempo e il cibo” di Camst dove la ricerca del Censis mette in risalto una contraddizione: il 69,3% degli italiani desidera più tempo per cucinare e il 69,2% vorrebbe poterne dedicare di più alla spesa, ma nella realtà quotidiana si hanno a disposizione solo 32 minuti per cucinare nei giorni feriali e appena un’ora complessiva per consumare i pasti. Più nel dettaglio 28 minuti per il pranzo, 32 per la cena. Nel fine settimana non si recupera, non si superano i 75 minuti. Sembra che la fretta dei giorni feriali si sia incorporata nell'approccio al cibo anche quando si ha più tempo a disposizione.
A fronte di una crescente attenzione mediatica per il cibo – 14 milioni di italiani seguono programmi culinari e l’84,2% cerca contenuti sul tema online – nella vita reale il tempo a esso dedicato è spesso sacrificato.

In questo scenario, prodotti ortofrutticoli che richiedono tempo per essere puliti e preparati – come carciofi, asparagi, cavolfiori o zucche – rischiano di essere penalizzati. La “carestia di tempo” che colpisce il 62,2% degli italiani si scontra con preparazioni che, in molti casi, richiede gesti lenti, manualità e cura.
La ricerca del Censis: gli italiani vogliono avere più tempo da dedicare ai pasti
Sara Lena, ricercatrice del Censis ha illustrato i risultati principali del rapporto dove emerge che nonostante la fame di tempo "Il 70,2% degli italiani desidera rallentare il ritmo delle proprie attività. Il cibo si conferma un punto di riferimento fondamentale: il 95,3% degli italiani considera importante il tempo trascorso a tavola in compagnia, l’87,9% vorrebbe poterne avere di più. Inoltre, il 69,3% desidera più tempo per cucinare e il 69,2% per fare la spesa in modo più consapevole".

“Per celebrare i nostri primi 80 anni abbiamo voluto approfondire il rapporto tra gli italiani e il tempo dedicato al cibo” ha dichiarato Francesco Malaguti, presidente Camst group. “Il tempo, per noi che ci occupiamo di servizi, è ciò che si può trasformare in valore per sé e per gli altri - ha proseguito – ed è necessario guardare costantemente alle trasformazioni sociali e cercare di capire come garantire al meglio tempo di qualità a chi si affida a noi, con il nostro cibo, il nostro personale e le nostre strutture. In particolare, nei contesti di lavoro, emerge chiaramente che una pausa di qualità è importante per il benessere delle persone, con ricadute rilevanti anche sulla produttività delle organizzazioni”.
Le indicazioni utili per la filiera ortofrutticola
Numeri preziosi per il mondo della produzione, del commercio e della ristorazione. Spunta la classica domanda: Che fare? La ricerca Censis per Camst indica dei percorsi "in una società che cerca di liberarsi dalla logica della performance e della velocità. Gli italiani vogliono vivere meglio, e per farlo chiedono più tempo da dedicare a sé stessi. Il cibo, in questo scenario, non è solo nutrizione: è cultura, identità, relazione. Ed è proprio nella lentezza della cucina, nella cura di un pranzo condiviso o in una pausa pranzo ben vissuta che si gioca una nuova idea di benessere".
Sono concetti e idee utili anche per la filiera dell'ortofrutta che da tempo sta investendo nella ricerca di prodotti di alta qualità e soluzioni capaci di rispondere ai ritmi reali delle persone. Insomma una ricerca generale sul rapporto e le dinamiche con il cibo ma che utile anche per il mondo dell'ortofrutta.