La Rekabet Kurumu, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato in Turchia, il cui compito è quello di tutelare la sana e libera concorrenza, si è vista costretta a intervenire, con una nota ufficiale, per smentire alcune notizie, definite “false e fuorvianti”, che sono state diffuse a mezzo stampa e che riguardavano l'annullamento della decisione del Consiglio della concorrenza sulla Ferrero Fındık İthalat İhracat ve Tic. AŞ.
L'Autorità chiarisce la situazione attuale e sottolinea che non corrisponderebbe al vero la notizia secondo cui Ferrero avrebbe interrotto le proprie attività di acquisto, lavorazione e esportazione di nocciole in Turchia. Allo stesso modo, come si legge nella nota pubblicata sul relativo sito web, l’Autorità evidenzia che l'azienda non è stata multata.
L'indagine del 2022
L’indagine contro la Ferrero, uno dei principali acquirenti di nocciole turche, era stata aperta nel 2022 da parte della stessa Autorità garante della concorrenza e del mercato dopo le denunce di alcuni produttori locali di nocciole. L’obiettivo era chiarire se sussisteva o meno, da parte dell’azienda, un comportamento che potesse profilarsi come un abuso di posizione dominante sul mercato turco delle nocciole.
L'indagine si è conclusa nel marzo del 2024 con un impegno da parte di Ferrero su alcuni punti al fine di garantire un mercato più equo. Nello specifico, tale impegno riguardava la riduzione della quantità di acquisti di nocciole in guscio e l'aumento della quantità di acquisti di nocciole sgusciate, acquisti di nocciole svolti in modo da non perturbare il funzionamento del mercato e il non acquisto al di sotto del prezzo di riferimento del Turkish grain board.
La decisione del tribunale di Ankara
A seguito di questa decisione, è stata però intentata una causa di annullamento presso il 15esimo tribunale amministrativo di Ankara che, al termine del processo, ha annullato la decisione del Consiglio.
Il tribunale ha motivato la sua decisione affermando che gli impegni offerti, che si concentravano su prezzo e quantità, non fornivano una reale garanzia sul comportamento dell'azienda. Inoltre, è stato evidenziato che gli effetti sul mercato delle nocciole non erano stati valutati con un'analisi economica completa e che pertanto la decisione sugli impegni, espressa in quella forma specifica, risultava insufficiente.
La sentenza del tribunale prendeva in esame solo la decisione del Consiglio di chiudere l'indagine sulla base degli impegni. Non è stata quindi prevista alcuna sanzione nei confronti di Ferrero o di parti correlate.
Processo legale ancora in corso
Allo stato attuale, sottolinea l'Autorità garante, il processo legale relativo alla questione è ancora in corso. Non corrisponde a verità pertanto la notizia secondo cui Ferrero interromperà le sue attività di acquisto, lavorazione e esportazione, che potrà solo importare o che il Consiglio abbiamo imposto una multa amministrativa.
L’autorità per la concorrenza specifica inoltre che, anche se l'obbligo di rispettare gli impegni assunti da Ferrero sia terminato con la decisione del tribunale, si è reso necessario affrontare la questione all'interno del Consiglio per la concorrenza.
L'intenzione dell'Autorità garante è di procedere a un'analisi di mercato, supportata da dati concreti, con le necessarie valutazioni per garantire e mantenere l'effettivo funzionamento della concorrenza nel mercato delle nocciole. In questo quadro, si sottolinea infine nella nota, l'obbligo di Ferrero di non abusare della sua posizione dominante permane fino a quando la Commissione per la concorrenza non prenderà una nuova decisione.
Fonte: Rekabet Kurumu