Ingrosso

07 luglio 2025

Reggio Emilia: ultimo miglio in cargo bike per l’ortofrutta

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“In centro le merci devono viaggiare con le cargo bike” È questa la sintesi di Carlotta Bonvicini, l’assessore alla mobilità sostenibile, ma anche alla food policy, di Reggio Emilia  che a myfruit.it descrive il progetto. Si chiama Greta ed è pensato per ridurre la congestione e l’inquinamento nel cuore di Reggio Emilia e che apre nuove opportunità per la distribuzione dell’ortofrutta al mercato all’ingrosso

L’idea, sottolinea Bonvicini, nasce all’interno del Pums – Piano urbano per la mobilità sostenibile, dove "già si immaginava un sistema di logistica più efficiente e pulito. Il fulcro del progetto è l’attivazione di un hub merci nel mercato ortofrutticolo all’ingrosso, una zona strategicamente collocata appena fuori dal centro, in prossimità dei viali di circonvallazione".

Frutta e verdura viaggiano con i pedali 

Nel mercato le merci vengono scaricate dai mezzi pesanti in arrivo da tutta Italia e poi smistate verso i clienti finali che le caricano sui loro. Ma invece di proseguire il viaggio con furgoni a motore, almeno per il centro storico,  i colli possono venire caricati su cargo bike elettriche e consegnati con mezzi leggeri e silenziosi. Il Comune ha stretto un primo accordo con l’operatore Delivery Plus e sta trattando con un secondo operatore. 

L’obiettivo è coinvolgere anche i grandi corrieri come Bartolini, DHL, Amazon e altri, offrendo a tutti i vettori container gratuiti all’interno dell’hub, da gestire in autonomia o in forma condivisa. 

Oltre a realizzare l’hub e a offrire una logistica alternativa, il Comune ha annunciato un’intensificazione dei controlli sugli accessi e sui transiti nella Ztl. Misure che interessano anche la distribuzione dell’ortofrutta

L'interesse dei grossisti

Un altro elemento interessante del progetto riguarda la filiera agroalimentare. Il mercato ortofrutticolo, dove arrivano ogni giorno prodotti freschi da ogni parte d’Italia, rifornisce ambulanti, dettaglianti e ristoratori. Con Greta la frutta e la verdura potranno partire direttamente dal centro agroalimentare e raggiungere clienti e locali del centro storico in modo sostenibile

I grossisti come ha sottolineato a myfruit.it l’assessore “si sono detti interessati a sperimentare il servizio e a valutare l’adozione di questo nuovo modello di distribuzione”. Una scelta strategica che permette di governare la logistica dell’ultimo miglio, un settore in forte crescita da anni e letteralmente esploso durante la pandemia.


Come si legge nei documenti del progetto, la crescita dell’e-commerce, accelerata durante la pandemia, ha portato a un forte incremento delle consegne urbane. Questo ha generato maggiori emissioni, più rumore, congestione e difficoltà legate alla sicurezza stradale, alla qualità della vita nei centri storici e, in prospettiva, anche alla performance economica delle città.

Sfida all'ultimo miglio

Per i grossisti del settore alimentare è anche l’inizio di una nuova sfida: la concorrenza delle grandi piattaforme digitali. Amazon Fresh, ad esempio, oggi è attiva solo a Milano, Roma, Torino e Bologna, ma può approdare a Reggio Emilia, inoltre  il numero di operatori cresce. 

E’ fondamentale, quindi, prepararsi in tempo per affrontare il cambiamento e non subirlo. Greta può rappresentare una risposta concreta, innovativa e replicabile alla sfida dell’ultimo miglio dove i grossisti possono difendere o incrementare quote di mercato. I grossisti del mercato scrivono: “Il mercato conferma l’impegno attivo nell’offrire servizi alle aziende e ai cittadini di Reggio Emilia. Una vera e propria piazza aperta che guarda al futuro”. 

Greta è un progetto europeo che coinvolge una rete di partner internazionali: l’Istituto per i trasporti e la logistica è capofila per l’Italia, insieme al Comune di Reggio Emilia, alla Cei – Central european initiative, a Zailog e ad altre realtà italiane e straniere. 

Tra i partner ci sono anche l’Università e il Comune di Maribor in Slovenia, il Comune di Poznan in Polonia, il Centro dei Trasporti di Budapest, la rete europea dei Centri di competenza logistica in Belgio e l’Università tecnica di scienze applicate di Wildau, in Germania. Una rete che permette di condividere progetti ed azioni a livello internazionale.

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