In uno scenario dominato dall'imprevedibilità e dal caos, i consumi tornano in positivo, ma solo quelli dei prodotti di prima necessità. E l'ortofrutta, percepita dal consumatore come fonte di benessere e di uno stile di vita sano, diventa protagonista del carrello della spesa.
E' quanto emerso alla presentazione dell’anteprima digitale del Rapporto Coop 2025 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani, curato dall’Ufficio Studi di Coop Italia con il contributo di Nomisma, NielsenIQ, GS1-Osservatorio Immagino, Circana, Cso Servizi, GfK, Mediobanca Ufficio Studi.
In un mondo segnato da instabilità geopolitica, da guerre con le armi e commerciali, dal cambiamento climatico e dalle nuove tecnologie, gli italiani reagiscono mettendo nel carrello cibi salutari, con un occhio sempre attento alla convenienza.
Un'Italia che cambia
A delineare il contesto Albino Russo, direttore generale Associazione nazionale cooperative di consumatori - Coop, che ha rilevato come la preoccupazione sia il nuovo mood degli italiani: preoccupano i conflitti, preoccupa il quadro socio-economico, preoccupano i redditi, preoccupa l'ambiente.
Dal report emerge un identikit del consumatore italiano al tempo stesso idealista e pragmatico. Se è vero, infatti, che nel 2024 la spesa complessiva delle famiglie italiane è cresciuta dello 0,5% rispetto a cinque anni fa, oltre la metà è assorbita dalle spese obbligate (abitazione, utenze domestiche, trasporti e cibo) e il risparmio persiste come driver primario di acquisto per il 42% degli italiani.
Entrando nel merito del dato, nei primi mesi del 2025 la spesa alimentare domestica è tornata a crescere: +3,8% a valore e +2% a volume nella grande distribuzione.

A trainare questo ritorno al consumo consapevole e casalingo è l’ortofrutta, in particolare gli ortaggi: frutta e verdura, insieme agli altri freschi, riflettono il crescente desiderio degli italiani di conciliare alimentazione, salute e sostenibilità.

Mentre, infatti, le vendite di prodotti ortofrutticoli e freschi segnano aumenti significativi, così come si registra un boom dei sostituti vegetali delle proteine animali (+20,9% in un anno), i prodotti ultraprocessati perdono appeal.
Qualità e convenienza
Inflazione alimentare e difficoltà reddituali fanno sì che resti alta la ricerca del risparmio e di soluzioni di maggiore convenienza. Questa ricerca, secondo il Rapporto Coop, sembra rivolgersi però in minor misura all’utilizzo del discount che nel primo semestre 2025 registra una crescita a volume del +1,8 per cento. I supermercati, invece, mettono a segno un +2,7 per cento: è qui che gli italiani acquistano i prodotti in promozione e quelli a marchio del distributore.
Guardando i numeri, il 40% degli italiani inizierà o aumenterà l’acquisto di prodotti alimentari in offerta/promozione (mentre solo il 5% smetterà o diminuirà); il 18% acquisterà più prodotti a marca del distributore, più del doppio rispetto a quelli che aumenteranno l’acquisto di marchi industriali (9%).
Dal canto suo, per stare al passo con il cambiamento, la grande distribuzione italiana dovrà affrontare (e vincere) la sfida del futuro che, secondo le opinioni dei manager food & beverage della survey del Rapporto, passa in larga parte dall’innovazione di prodotto e di processo (lo dice il 53%) ma include anche adeguate politiche per il personale (36%), aperura a partnership strategiche e contempla inevitabilmente l’AI a cui viene attribuito un 20% di potenziale di produttività nell’arco dei prossimi dieci anni.
In questo contesto, Coop conferma la propria vocazione sociale e il suo ruolo centrale nella filiera agroalimentare italiana. La marca Coop cresce più del mercato (+0,8% rispetto alla media del retail), grazie a una proposta che coniuga convenienza, sostenibilità, promozioni mirate e un’ampia gamma di prodotti a marchio, compresi quelli legati ai territori e alle produzioni locali.
Latini: "Pronti a migliorare la nostra offerta"
"E' evidente che gli italiano abbiano individuato delle priorità, la valorizzazione del cibo in primis - ha commentato Maura Latini, presidente Coop Italia - Sono indirizzi che percepiamo e che si incrociano in maniera positiva con il modo di Coop di stare sul mercato, siamo pronti ad affinare ancora meglio la nostra offerta".
“Il compito primario della cooperazione di consumatori è stare a fianco delle famiglie, tutelare il loro potere d’acquisto, unire alla convenienza la qualità e la sicurezza di ciò che mettiamo sui nostri scaffali - ha proseguito - Da qui la risposta alla richiesta di risparmio che arriva anche nelle evidenze del Rapporto con la nostra nuova strategia promozionale che non significa però considerare il cibo una commodity. Il cibo per Coop è bene e non semplice merce".
Brisigotti: "Marca privata e promozioni"
“Il Rapporto Coop ci presenta uno scenario complesso - ha evidenziato Domenico Brisigotti, direttore generale Coop Italia - La debolezza della domanda è un fatto reale e sembra destinata a intensificarsi, con un comportamento di acquisto sempre più orientato alla ricerca di risparmio nella spesa quotidiana".
"Per affrontare questa situazione - ha concluso - riteniamo di dover continuare e rafforzare il piano avviato quest’anno, che si concentra da un lato sulla convenienza della nostra marca privata disponibile in ogni segmento dell’offerta e dall’altro su un sistema di promozioni e comunicazione volto a valorizzare la generale proposta di tutela del potere d’acquisto delle famiglie da parte di Coop".