Salute e benessere

16 giugno 2025

Presenza di pesticidi, ecco la classifica stilata in America

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Come ogni anno, l'Environmental working group, organizzazione no profit americana che si occupa di tutela e salute dei consumatori, ha pubblicato la Shopper's guide to pesticides in produce 2025 con l’obiettivo di incentivare la popolazione alla scelta di cibo sano, ma soprattutto verso un'alimentazione che sia il più possibile consapevole. La guida si presenta così come uno strumento per valutare, con cognizione di causa, i propri acquisti in tema di frutta e verdura. 

L'analisi distingue i prodotti in due categorie: i 15 puliti (Clean Fifteen) ovvero i prodotti ortofrutticoli su cui sono state riscontrate percentuali basse di pesticidi, e la Dozzina sporca (Dirty dozen), dove sono inseriti quelli con le percentuali maggiori. Nelle intenzioni degli autori, un modo chiaro e veloce per individuare cosa si acquista e cosa si mangia. 

Analizzati più di 50mila campioni

Alla base dell’analisi ci sono i dati dei test sui residui di pesticidi condotti dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti su 53.692 campioni riferiti a 47 alimenti. Prima di essere analizzati, i campioni sono stati lavati o sbucciati, replicando pertanto l’uso consueto da parte dei consumatori. 

Nonostante questa accortezza, i test hanno rilevato tracce di 265 pesticidi e dei loro prodotti di degradazione sulla frutta e sulla verdura presa in esame. Di questi, 203 si trovavano su prodotti poi inseriti nella Dozzina sporca. 

Nello specifico, quasi il 60% dei campioni di frutta e verdura coltivata in modo convenzionale che sono stati inclusi nell'elenco dei 15 non presentava residui di pesticidi rilevabili. Al contrario, più di nove campioni su dieci di prodotti convenzionali presenti nella lista della Dozzina sporca contenevano residui di pesticidi che potrebbero essere collegati a problemi di salute importanti, tra cui perfino danni al sistema nervoso o cancro. 

Attenzione alla tossicità 

La classifica è stata stilata prendendo in esame quattro fattori. Per l’edizione 2025, oltre al numero, alla presenza e alla quantità di pesticidi sui prodotti, si è scelto aggiungere un elemento molto rilevante per la salute del consumatore: la tossicità. Per calcolarla, Ewg ha confrontato la concentrazione media di pesticidi rilevata sui vari prodotti con i valori tossicologici di riferimento, al di sotto dei quali non sono considerati dannosi per la salute. 

“Incorporando la tossicità dei pesticidi nelle nostre classifiche, forniamo agli acquirenti un quadro più completo di ciò che c'è nei loro prodotti. Questo significa che non solo segnaliamo i prodotti con più pesticidi, ma evidenziamo anche quelli con potenziali rischi per la salute”, ha evidenziato Varun Subramaniam, scienziato associato dell'Ewg. 

Questo nuovo elemento permetterà dunque ai consumatori di valutare non solo quanti pesticidi sono stati riscontrati e in che quantità, ma soprattutto l’impatto che tali quantità potrebbero avere sul loro organismo. 

“La metodologia aggiornata riflette aspetti importanti dell'esposizione ai pesticidi per le persone. La nostra ricerca tiene conto della potenza di ciascuna sostanza chimica e può aiutare gli acquirenti a ridurre il loro carico complessivo di pesticidi”, ha sottolineato Dayna de Montagnac, scienziato associato dell'Ewg. 

Clean Fifteen, ecco frutta e verdura con meno pesticidi 

Secondo l'analisi dell'Ewg, i 15 prodotti inseriti in questa lista presentano le percentuali più basse di residui di pesticidi. In media, hanno una tossicità complessiva di gran lunga inferiore rispetto a quelli presenti nella lista Dirty dozen. La bassa tossicità è il motivo per cui nella lista di quest’anno sono rientrati anche la banana, tanto usata nell’alimentazione per l’infanzia, e il cavolfiore

La vetta della classifica è conquistata dall’ananas che si aggiudica dunque il titolo di frutto con meno pesticidi. Seguono il mais dolce, fresco e congelato, avocado, papaya e cipolla. Fanno parte dei quindici anche i piselli dolci congelati, asparagi, cavoli, anguria, mango, carote, funghi e kiwi. 

La Sporca dozzina 2025 

Dei 47 prodotti ortofrutticoli inclusi nell’analisi, i più contaminati sono rientrati nella Sporca dozzina. Il primato purtroppo va agli spinaci, verdura ricca di sostanze nutritive e quindi fondamentale per un'alimentazione sana. Tre quarti dei campioni non biologici o convenzionali analizzati sono risultati contaminati da un insetticida neurotossico, il cui uso sulle colture alimentari è vietato in Europa. 

I test del Dipartimento dell'agricoltura americano hanno rilevato alte percentuali di pesticidi anche su fragole, cavoli, bietole e senape. Dell’elenco fanno parte inoltre uva, ciliegie e pesche, nettarine, pere, mele e mirtilli. 

Per la prima volta sono entrate nella lista anche le more e le patate, anche se agli ultimi posti. I test condotti dall'Usda sulle more hanno rilevato la presenza di residui di pesticidi nel 93% dei campioni, per una media di quattro pesticidi diversi per campione. Uno di questi, classificato come possibile cancerogeno per l'uomo dall'Agenzia per la protezione dell’ambiente, è stato rilevato in poco più della metà dei campioni di more convenzionali. 

Per quanto riguarda le patate, i nuovi dati dell'Usda hanno rivelato che il 90% dei campioni conteneva un inibitore di germogli utilizzato in post-raccolta. In Europa, la sostanza è vietata dal 2019. In totale, sono stati trovati più di 50 pesticidi diversi nei campioni di frutta e verdura della Sporca dozzina, ad eccezione delle ciliegie.

In ogni prodotto, tranne le patate, sono stati rilevati in media quattro o più pesticidi su singoli campioni. C’è da evidenziare che tanti dei prodotti riscontrati non sono ammessi nelle coltivazioni europee. 

L'importanza di mangiare frutta e verdura

Un abbondante consumo di frutta e verdura è essenziale per il benessere e la salute. Un aspetto ben noto e sottolineato da più voci. L’elenco, lungi da volere spaventare i consumatori, nasce con lo scopo di permettere di valutare le soluzioni migliori, con particolare attenzione anche all’alimentazione dei più piccoli. 

“Tutti dovrebbero mangiare più frutta e verdura, sia biologica che convenzionale - ha dichiarato Alexa Friedman, scienziata senior dell’Ewg - Per coloro che vogliono ridurre la loro esposizione ai pesticidi, la Shopper's guide può essere un potente strumento per evitare di consumare sostanze chimiche potenzialmente dannose”. 

Una possibilità potrebbe, ad esempio, essere la preferenza per versioni biologiche di alcuni prodotti. Pur non eliminando i pesticidi, un attento lavaggio degli alimenti permette inoltre di ridurli, insieme a sporco e carica batterica. 

“La Shopper's guide dell'Ewg è uno strumento per informare i consumatori e aiutarli nelle loro scelte di acquisto di prodotti, con l'obiettivo di far mangiare a tutti più frutta e verdura. Per chi vuole ridurre l'esposizione ai pesticidi, acquistare dai 15 puliti è un ottimo punto di partenza”, commenta Alexis Temkin, vicepresidente scientifico dell'Ewg.


Fonte: Ewg

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