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18 novembre 2025

Patata di Bologna Dop: sfida gourmet con 7 chef innovatori

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Il Consorzio di tutela Patata di Bologna Dop lancia “Taste Innovators – La versione dello chef”, un innovativo progetto rivolto alla ristorazione per valorizzare la varietà Primura, protagonista di una nuova chiave d’interpretazione gourmet. 

Sette giovani chef creativi, selezionati per sensibilità e originalità, hanno infatti ideato ricette sostenibili e raffinate per reinterpretare un prodotto storico della tradizione bolognese e valorizzarne il ruolo di ingrediente premium nel panorama culinario italiano.

L'iniziativa mira a valorizzare un prodotto che, pur essendo storicamente radicato nella cultura locale, possiede le giuste potenzialità per ben figurare anche in contesti gastronomici evoluti: così la Patata di Bologna Dop diventa più attraente per un pubblico attento alla qualità e alla creatività

Insomma, il progetto punta a innalzare - e innalzerà - il percepito del consumatore finale ma contribuirà anche ad alzare il livello di tutto il comparto pataticolo italiano: un rischio calcolato e strategico che può portare, in generale, a un migliore posizionamento.

Uno degli aspetti vincenti della campagna è l’attenzione all’origine certificata Dop della Patata di Bologna, un elemento che rafforza la notorietà e il valore del prodotto nelle diverse regioni italiane, con una distribuzione attuale capillare sulla Gdo: 42% nel nord-ovest, 27% nel nord-est, 22% al centro e 10% nel sud (dati Consorzio di tutela Patata di Bologna Dop, consuntivo 2024-2025). 

Il presidente del Consorzio, Davide Martelli, sottolinea come la ristorazione possa creare nuove opportunità di crescita, rafforzando la presenza della patata Bologna Dop nei luoghi della cucina di qualità. "Taste Innovators trasferisce valore alla Patata di Bologna Dop nel canale Horeca, incontrando un pubblico competente e curioso, aperto alla sperimentazione. Le ricette di questi ambasciatori della cucina territoriale testimoniano la versatilità e la qualità della Primura, la prima varietà di patata a ottenere la Dop in Italia (c'è anche la Patata di Galatina Dop, ma con volumi decisamente inferiori, ndr), e simbolo di eccellenza e tradizione".

Il presidente del Consorzio di tutela, Davide Martelli (terzo da sinistra) con i sette chef

Sette ricette per sette ristoranti, tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto

Queste le creazioni proposte: Dolceamara Bologna di Lorenzo Coccovilli (ODD Bologna); La Primura Japan Style di Marco Meggiato (Allegra, Bologna); L’insalata come Bologna sogna di Giorgio Rattini (Osteria da Oreste di Santarcangelo di Romagna, Rimini); Patata in cinque forme di Silvia Banterle (Stilla di Colognola Ai Colli, Verona); Ravioli ripieni di sorprese di Paolo Giraldo (Uva di Padova); Plin al tartufo di Patata di Bologna Dop di Mariasole Cuomo (Spore, Milano) e Aligot o nastro dell’Amicizia di Davide Esposito (Osteria Lagrandissima Milano).


Collante della brigata è il duo di content creator Giano Lai e Francesca Manunta, noti per “Cosa mangiamo oggi”, che con video dinamici stanno portando la Patata di Bologna Dop all’attenzione di un pubblico esperto di cucina e appassionato di novità.

Attraverso materiali dedicati e i contenuti video diffusi sui canali digitali del Consorzio – sito web, Facebook, Instagram e YouTube – verranno raccontate le peculiarità organolettiche, i sistemi di tracciabilità e il forte legame con il territorio che rendono la Patata di Bologna Dop una eccellenza certificata

Nei prossimi mesi, poi, sono previste una serie di attività di comunicazione su riviste e portali di settore e la partecipazione a eventi e iniziative del mondo della ristorazione, per veicolare le caratteristiche uniche del prodotto a operatori e associazioni del comparto. 

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