Logistica e Trasporti

19 novembre 2025

Il 28 novembre (Black Friday) la logistica si ferma

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Il 28 novembre 2025 sarà un venerdì nero, e non solo per via del Black Friday: La logistica italiana affronterà uno dei più estesi scioperi nazionali dell’anno.  

A incrociare le braccia saranno infatti i lavoratori di un ampio fronte sindacale di base — Cub, Usb, Cobas, Adl-Cobas, Clap, Sial-Cobas, Sgb, Si-Cobas, Flai Trasporti e Servizi, Fisi, Usi e Usi-Cit — con possibili ulteriori adesioni.

Le rivendicazioni puntano a un aumento dei salari, all’introduzione di un compenso minimo di 12 euro l’ora, alla riduzione dell’orario di lavoro e a maggiori investimenti nei servizi pubblici. La data è stata scelta come momento simbolico per contestare la Legge di Bilancio 2026 alla vigilia dell’iter parlamentare.

Perché la logistica è un settore in affanno

Lo sciopero arriva in un momento di rallentamento generale della domanda di lavoro. Secondo il Sistema Informativo Excelsior, a novembre 2025 sono previsti 443mila contratti, 12mila in meno rispetto all’anno precedente, segno di una maggiore prudenza delle imprese. Nonostante ciò, il mercato rimane sotto forte pressione: il 45,7% dei profili è difficile da reperire, spesso per mancanza di candidati.

In questo scenario, trasporto merci, magazzinaggio e logistica restano cardini essenziali della continuità produttiva e commerciale. Le imprese del comparto prevedono 32.330 assunzioni nel mese e 90mila nel trimestre, pari al 7,3% della domanda totale, con una quota elevata di manodopera straniera (27%). Se si considerano tutte le funzioni logistiche interne alle aziende, il peso sale al 13% delle entrate programmate, oltre 56mila posizioni.

Le professioni più richieste sono autotrasportatori (12.390), magazzinieri addetti alla movimentazione (10.820), conducenti di furgoni (4.410) e carrellisti (1.780). A questi si aggiungono 1.820 addetti alla gestione logistica di magazzino. Ma la difficoltà di reperimento è elevata: il 50,3% per i conducenti di veicoli, il 56,1% per gli operatori di macchine di sollevamento. 

Magazzini e corrieri: il cuore della mobilitazione

La logistica di magazzino e di ultimo miglio sarà il comparto più coinvolto. Usb Logistica ha organizzato assemblee territoriali, soprattutto in Lombardia, per coordinare l’adesione nei magazzini e tra i corrieri. Le richieste includono retribuzioni nette di almeno 2mila euro e maggiori misure di sicurezza nei siti di movimentazione.

Gli operatori prevedono ritardi e accumuli nei centri di smistamento, con una riduzione delle consegne urbane e un impatto diretto su e-commerce e grande distribuzione.

Porti fermi tra Genova e Trieste

Forte la partecipazione attesa negli scali portuali. Il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali, attivo in Usb, indica Genova, Trieste, Livorno e Civitavecchia come gli epicentri della protesta. È previsto un blocco coordinato, con possibili collegamenti con altri scali mediterranei.

Dalle 22.00 del 27 alle 22.00 del 28 novembre si fermerà anche il personale autostradale  - il che potrebbe causare possibili code ai caselli e rallentamenti - e si fermeranno anche i treni e il trasporto aereo.

Dopo lo sciopero, la piazza

La mobilitazione continuerà il 29 novembre con una manifestazione nazionale a Roma, per mantenere alta la pressione sulla manovra economica e rilanciare il confronto sulle condizioni di lavoro nel comparto.

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