Logistica e Trasporti

06 giugno 2025

I noli marittimi volano, +38% Shanghai-Genova

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Dopo mesi di flessione, i noli marittimi per il trasporto di container stanno registrando una nuova impennata. Una ripresa iniziata lentamente all’inizio di maggio si è trasformata, negli ultimi sette giorni, in un aumento doppia cifra dei costi, che sta coinvolgendo tutte le principali rotte globali.

A dirlo sono i numeri di Drewry world container index, che mostrano un incremento del 41% del costo medio per un container da 40 piedi, il che significa che sono stati superati i 3.525 dollari. Alla base di questo incremento ci sono principalmente le tratte transpacifiche, ma anche altre direttrici stanno registrando aumenti a doppia cifra.

I dati nel dettaglio

L’analisi condotta da Drewry ha evidenziato rialzi marcati in particolare sulla rotta dalla Cina verso gli Stati Uniti: la tratta Shanghai-Los Angeles registra un incremento del 57% (fino a 5.876 dollari), quella Shanghai-New York un +39% (7.164 dollari). 

Ma non è solo l’asse Pacifico a infiammarsi. Anche i collegamenti tra il Far East e l’Europa hanno subito aumenti significativi: Shanghai-Genova +38% (4.068 dollari), Shanghai-Rotterdam, +32% (2.845 dollari). Resta invece più stabile la situazione sull’Atlantico: la rotta Rotterdam-New York è cresciuta solo del 2%, assestandosi a poco più di 1.975 dollari. 

L’ultimo mese al rialzo

Allargando l’analisi all’ultimo mese, si rileva come il Drewry world container index mostri un incremento del 41% del costo medio per un container da 40 piedi sia cresciuto complessivamente del 70 per cento. 

Un fenomeno di sicuro legato anche al recente dietrofront (temporaneo?) degli Stati Uniti sui dazi. In particolare, l’intervento della Corte federale Usa, che ha prima bloccato i dazi reciproci dell’amministrazione Trump e poi ne ha congelato l’efficacia, ha aumentato l’incertezza tra gli operatori e innescato una corsa al tonnellaggio disponibile.

Cosa succederà nelle prossime settimane

Nonostante l’attuale fiammata, gli analisti di Drewry prevedono che l’equilibrio tra domanda e offerta tornerà a indebolirsi nella seconda metà dell’anno, il che causerà un nuovo calo dei noli spot nel medesimo periodo. La volatilità e la tempistica dei cambiamenti tariffari dipenderanno dall’esito delle controversie legali contro i dazi imposti da Trump e dalle variazioni di capacità legate all’introduzione delle sanzioni statunitensi contro le navi cinesi, che al momento restano incerte.

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