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02 ottobre 2025

Giù il sipario su Fruit Attraction, si torna soddisfatti

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Fruit Attraction 2025 chiude a Madrid confermando la sua centralità per l’ortofrutta internazionale. Per tre giorni oltre 2.600 espositori provenienti da 160 Paesi hanno animato i padiglioni dell’Ifema, offrendo al settore un palcoscenico unico di incontri commerciali, innovazioni varietali e riflessioni strategiche sui nuovi scenari dei mercati globali.

Un successo che trova riscontro anche tra gli operatori italiani, presenti in massa e soddisfatti per le opportunità raccolte. Marco Salvi, presidente di Fruitimprese, ha sottolineato a myfruit.it: “È diventata la fiera europea, anzi mondiale dell’ortofrutta. Qui c’è la produzione e i tempi sono quelli giusti: quelli della programmazione. Ci sono tutti qui. E poi la capitale, i trasporti, il bel tempo”. 

Ma non solo: “Cosa porterei in Italia dalla Spagna? L’approccio, qui politica e imprese vanno insieme. Anche in Italia vediamo questo sistema e noi come Fruitimprese siamo disponibili a dare il nostro contributo”.

Al centro, il presidente di Fruitimprese Marco Salvi

Filiera Italia: la sfida logistica per l’ortofrutta italiana

Intanto, Coldiretti e Filiera Italia evidenziano come il successo spagnolo derivi da una strategia nazionale unitaria e un’efficiente logistica, con 13 milioni di tonnellate di ortofrutta esportate, pari a metà dell’export europeo.

L’export italiano nel primo semestre 2025 cresce dell’8% in volume e 14% in valore, ma permangono criticità su produzione, concorrenza sleale e frodi. Per restare competitivi si chiede investimento in logistica, trasparenza sui prezzi e una riforma Ocm che sostenga imprese forti e rappresentative.

La voce della ricerca e dell’innovazione

Tra i protagonisti italiani della fiera c’è Nova Siri Genetics (NSG), che ha presentato tre nuove varietà di fragola in corso di registrazione europea e annunciato l’arrivo della prima varietà di lampone del suo programma di breeding. 

“Siamo molto soddisfatti dell’interesse riscontrato – ha commentato Fabrizia Settembrino, international relations manager – i contatti con player dal Sudamerica all’Australia confermano Fruit Attraction come una vetrina globale”.

Per Nicola Tufaro, breeder NSG, la fiera ha evidenziato anche le sfide più urgenti per la genetica e la produzione: “Clima instabile e scarsità di acqua impongono una risposta concreta. Il nostro impegno è proporre cultivar rustiche, resilienti e sostenibili, capaci di garantire produzioni costanti e qualità elevata lungo un calendario esteso”.


Lo stand di Nova Siri Genetics

Arancia Rossa di Sicilia Igp: confronto internazionale e valorizzazione del territorio

Anche il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp si è detto soddisfatto per il bilancio della partecipazione, sottolineando come Fruit Attraction sia stata occasione di incontro internazionale e di collaborazione tra filiere, in particolare attraverso la rete Origin Italia e il supporto istituzionale dell’Ambasciata.

Lo stand siciliano ha messo l’accento sulle potenzialità della materia prima, dal prodotto fresco ai trasformati autorizzati Igp, testimoniando il valore strategico della denominazione e della filiera.

Il territorio che fa squadra

Accanto all’innovazione genetica, a riscuotere interesse è stato anche il modello cooperativo italiano. Lo stand del Distretto Agroalimentare Pontino ha portato a Madrid 15 cooperative, ospitando degustazioni, incontri B2B e raccogliendo l’apprezzamento delle istituzioni italiane presenti, tra cui il sottosegretario Patrizio La Pietra e l’ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi.

“Fruit Attraction si conferma un appuntamento strategico per l’internazionalizzazione della nostra filiera” ha spiegato Claudio Marcoccio, presidente del Distretto, mentre Maurizio Manfrin del Consorzio Agroalimentare Pontino ha rimarcato l’importanza di trasformare i contatti in accordi concreti per l’export. Grande attenzione, negli incontri con buyer e partner, è stata dedicata alle produzioni a residuo zero, alla IV gamma, al biologico e ai packaging sostenibili, settori in cui il territorio pontino si sta distinguendo con forza.

Madrid, crocevia internazionale per l’Italia dell’ortofrutta

Insomma, dalle fragole del Sud alla cooperazione del Lazio, fino agli operatori nazionali e internazionali presenti, la fiera di Madrid è stata occasione per ribadire il ruolo (determinante?) che l’Italia può e deve avere nell’ortofrutta europea. Un settore che, tra sfide di competitività e cambiamento climatico, si conferma dinamico e innovativo, rafforzando le proprie relazioni internazionali e programmando le strategie future direttamente in uno dei mercati più vitali del Mediterraneo.

Fruit Attraction si chiude dunque come una piazza che parla il linguaggio globale dell’ortofrutta, piazza nella quale l’Italia - con la sua pluralità di modelli e unicità varietali - può ancora avere un ruolo da protagonista.

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