Ferrero ha sospeso l'acquisto delle nocciole turche. E' quanto ha reso noto il Finalcial Times. Alla base delle decisione ci sarebbe l'aumento del prezzo del prodotto che, da questa estate a ora, è raddoppiato passando da circa 9mila a 18mila dollari a tonnellata.
Un rincaro generato dagli scarsi quantitativi raccolti, forse perfino inferiori alle previsioni ufficiali, a causa di una stagione segnata da gelate tardive e da un attacco di cimice. In media, la produzione turca si aggira fra le 600mila e le 700mila tonnellate, coprendo quasi due terzi dell'offerta mondiale. Quest'anno però potrebbero non essere superate le 500mila e, forse, nemmeno le 450 stimate.
La testata britannica aggiunge però anche che, secondo quanto riferito dai trader con sede a Londra, i prezzi sono ulteriormente aumentati poiché gli intermediari turchi hanno acquistato in modo aggressivo dai coltivatori puntando sul fatto che l'azienda dolciaria prima o poi sarebbe tornata.
La Ferrero, che movimenta circa un quarto della produzione mondiale, ha sottolineato di non avere fretta di acquistare "Quest'anno abbiamo una copertura molto ampia", ha dichiarato Marco Botta, direttore generale di Ferrero Hazelnut Company, al Finalcial Times aggiungendo anche che "la diversificazione delle fonti di approvvigionamento dell'azienda le ha permesso di superare i periodi di instabilità".
Gli altri mercati
Coinvolgendo il più importante acquirente del più ampio mercato mondiale è ovvio che l'annuncio ha destato scalpore. La decisione potrebbe portare a una nuova apertura verso produttori come Cile e Stati Uniti.
Proprio il Cile, del resto, che sta superando l'Italia per volumi prodotti, ha avuto un surplus di produzione e la stessa Ferrero aveva già annunciato in precedenza di volere raddoppiare la quantità di nocciole trasformate direttamente nel Paese.
Ortofrutta Italia: "Manteniamo la calma e analizziamo la situazione"
La notizia non ha ripercussioni dirette per le aziende italiane, ma l'Interprofessione Ortofrutta Italia assicura a myfruit.it che la questione sarà seguita con grande attenzione. "Accogliamo la notizia con serenità e invitiamo le aziende a mantenere la calma", afferma Giampaolo Rubinaccio, coordinatore Comitato Frutta a guscio di Ortofrutta Italia, per cui l'importante, nei prossimi giorni, sarà capire come proseguirà la vicenda e come risponderà il mercato.
Si tratta infatti di una finestra temporale determinante per le aziende, soprattutto in vista della commercializzazione dei trasformati per il periodo primaverile e pasquale. Ma questo, per Rubinaccio, è solo il momento di comprendere e analizzare la questione.
La preoccupazione è che una parte delle filiera di acquisto possa agire in modo da trarre il massimo vantaggio dalla congiuntura che si è creata. "Se dovessero verificarsi eventuali distorsioni del mercato, saranno segnalate ma, in questo momento, servono solo cautela e calma", conclude.