Frutta a guscio ed essiccata

24 ottobre 2025

Ferrero investe ancora nelle nocciole cilene

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Ferrero consolida la sua presenza in Cile con un nuovo ciclo di investimenti nel comparto delle nocciole, confermando la fiducia nel Paese e nel suo ruolo crescente sul mercato mondiale.

Come riportato da mundoagro.io, la Ferrero Hazelnut Company, divisione del gruppo dedicata alla produzione e lavorazione delle nocciole, investirà nella realizzazione di un terzo stabilimento per la sgusciatura dei frutti nella regione di La Araucanía, che si aggiunge a quelli già attivi nel Maule e nel Ñuble. Entrambi gli impianti saranno inoltre rinnovati e ampliati.

“Questo nuovo ciclo di investimenti ribadisce la fiducia del Gruppo Ferrero nel Cile, e conferma il ruolo del Paese come una delle principali fonti globali di nocciole”, ha spiegato Marco Botta, Ceo di Ferrero Hazelnut Company.

Un traino per la filiera cilena

Il Cile si è affermato negli ultimi anni come secondo produttore mondiale di nocciole, un traguardo rafforzato dagli investimenti di Ferrero e da una gestione agronomica altamente tecnologica. Secondo Jorge Mohr, direttore di Viveros Nefuen Chile, il Paese ha raggiunto 120.000 tonnellate nella stagione attuale e potrebbe presto superare le 200.000 grazie ai nuovi impianti in via di sviluppo.

“Il motore principale di questo sviluppo è stato Ferrero, ma con il tempo appariranno altri attori. Il Cile ha fatto un ottimo lavoro nel garantire qualità e nella cura dei processi di essiccazione e selezione”, aggiunge Mohr.

Un contesto globale favorevole

Mentre Turchia e Stati Uniti — i principali competitor dell’emisfero nord — affrontano problemi di rinnovo varietale, scarsità di meccanizzazione e rischi climatici, la corilicoltura cilena beneficia di impianti giovani e di una gestione frutticola avanzata, che garantisce stabilità produttiva e standard qualitativi elevati.

Anche secondo i dati dell’Ice di Santiago e di NocciolaRe, la regione di La Araucanía è al centro di una strategia di governo per espandere la produzione da 10.000 ettari attuali a 40.000 entro il 2031, con programmi di sostegno tecnico ed economico dedicati ai piccoli agricoltori.

Una filiera in espansione sostenibile

Il progetto cileno si inserisce nella visione di lungo periodo di Ferrero Hazelnut Company, che gestisce attraverso AgriChile circa 5.000 ettari di noccioleti e collabora con produttori locali per garantire tracciabilità e sostenibilità lungo la catena di fornitura.

Come confermato dal bilancio 2024 del Gruppo Ferrero, la società sta “potenziando la capacità di approvvigionamento e di lavorazione delle nocciole in Cile” per mantenere la leadership globale di prodotti come Nutella, Kinder Bueno e Ferrero Rocher.

“C’è molto interesse nel garantire la stabilità dell’offerta di qualità in Cile - conclude Mohr - e gli investimenti annunciati da Ferrero lo dimostrano chiaramente. Il Paese è ormai un riferimento per l’intera industria mondiale delle nocciole”.

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