Innovazioni, tecnologie e packaging

22 ottobre 2025

Dagli scarti di patate nasce il packaging per l'ortofrutta

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Contenitori in bioplastica compostabili per frutta e verdura, ricavati da bucce di patate industriali. Massimo Bagnani, veronese, diploma al Fracastoro e laurea in Bioingegneria a Milano, ha sviluppato a Zurigo, dove si trovava per un dottorato di ricerca, questa tecnologia, da cui è nata la sua startup, PeelPack.

“Prendiamo le bucce di patate scartate dall’industria, le processiamo, le secchiamo, le maciniamo e le combiniamo con altri ingredienti. Col processo di termoformatura produciamo le vaschette, che già stiamo proponendo a importanti player svizzeri”, ha spiegato Bagnani all’apertura della terza edizione di FoodSeed, il programma di accelerazione promosso dalla Rete Nazionale di Cdp Venture Capital Sgr, Fondazione Cariverona, UniCredit e Eatable Adventures. PeelPack è una delle sette nuove realtà che rappresentano la nuova generazione dell'AgriFoodTech italiano.

Un futuro in Italia, tra economia circolare e innovazione

“Siamo stati selezionati tra duecento candidature – ha sottolineato Bagnani – e grazie a questo percorso gettiamo le basi per il nostro trasferimento in Italia nei prossimi mesi”.  

La startup ha già avviato una collaborazione con una grande azienda emiliana che produce chips: “L’obiettivo è trasferire la produzione proprio nella packaging valley, secondo un modello di economia circolare che ci permette di ridurre i costi e anche l’impatto ambientale”.

Tutti i sette progetti selezionati per questa terza edizione di FoodSeed uniscono ricerca scientifica, tecnologie d'avanguardia e visione strategica per trasformare in chiave sostenibile l'intera filiera agroalimentare. Con un investimento iniziale di 17 mila euro, che potrà crescere fino a 500mila per le realtà più promettenti, le startup prenderanno parte a un programma di accelerazione di sei mesi con l’obiettivo di consolidare i loro modelli di business. 


Fonte: L’Arena

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