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15 settembre 2025

Ciliegia di Vignola: gli under 50 per i giovani che mancano

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Sempre meno figli, sempre meno nipoti, sempre meno ragazze e ragazzi di famiglia che vogliono seguire la tradizione cerasicola di Vignola (Modena). Manca il ricambio generazionale per la filiera delle ciliegie della cittadina emiliana, prodotto di eccellenza e in questo caso c’è tutta, e il suo futuro diventa incerto. Cosa succederà tra 15/20 anni quando sarà evidente e concreto il dato demografico? 

Da questa domanda, basata sugli abbandoni continui degli agricoltori più anziani, nasce la volontà di dar vita ad un’associazione che mira a stimolare e catturare l’attenzione delle giovani generazioni verso la coltivazione della ciliegia. Primo appuntamento il 24 settembre a Spilamberto (alle 20:00 all'Osteria degli Obici). 

Moira Stefani: troppi abbandoni 

Moira Stefani, titolare dell’Azienda agricola Stefani Moira di Vignola, coltiva una missione chiara: garantire un futuro alla ciliegia di Vignola, coinvolgendo una nuova generazione di agricoltori. Con passione e determinazione, Moira racconta a myfruit.it  il suo percorso e l’idea di creare un’associazione di produttori under 50.

“Faccio parte del Consorzio e ogni anno ricevo nuove disdette di agricoltori. Non ci sono figli o nipoti che vogliano subentrare. Il ricambio generazionale è minimo, e questo mette a rischio la continuità della nostra tradizione agricola”.

Moira Stefani

Da qui nasce l’idea di costruire un gruppo di  agricoltori under 50, un’associazione che possa dare voce e forza a chi ha scelto di investire nel territorio e nella coltivazione della ciliegia. La forma di aggregazione anche dal punto di vista giuridico è ancora da definire, ma gli under 50 sono determinati a confrontarsi con le associazioni di categoria per strutturare il progetto. Insieme a Moira tra le prime a puntare sul progetto Simone Amidei dell'azienda agricola Bettino Amidei e Rossella Zanasi della società agricola Frutteria Bigone.

Formazione e consapevolezza: partire dalle scuole

Uno dei pilastri del progetto è la formazione nelle scuole. E’ importante far conoscere questa professione ai ragazzi fin da giovani, offrendo informazioni sui percorsi didattici e le opportunità concrete. 

“Uno può mettersi in gioco a 30 anni, certo. Ma perché non iniziare prima? Serve informazione sulla formazione più adeguata. E serve trasmettere che l’agricoltura è bellezza, valore e opportunità”.

Partire dai giovani, ma ci sono opportunità anche dai quarantenni come dimostra l’esperienza di Moira: “Ho 46 anni. Io stessa mi sono messa in gioco a 40 anni, subentrando nel terreno di famiglia quando i miei zii avevano perso interesse”. Un investimento cheha permesso di salvare una tradizione familiare,  un tassello del sistema cerasicolo di Vignola

Vignola: bellezza, lavoro, turismo e auto raccolta 

Si crede fortemente nel potenziale turistico del territorio. La ciliegia non è solo un prodotto agricolo, ma un simbolo di Vignola, da valorizzare anche attraverso esperienze immersive. “Molti cittadini non sanno quanta bellezza c’è a Vignola. L’agricoltura può essere anche turismo, cultura, esperienza. Funziona solo se mettiamo insieme tutte le cose”.  

Un’esperienza interessante è l’auto-raccolta. Un esempio concreto dell’ultima campagna: “Con 5 euro al chilo, il turista poteva raccogliere le ciliegie, scegliendo personalmente. Nessun costo di manodopera per l’azienda, e un’ora di esperienza tra i filari”. Questo è uno degli esempi del turismo. 

Degusta Vignola, la Magnalonga della Ciliegia

Oltre la vendita del prodotto fresco  si stanno affermando eventi come "Degusta Vignola, la Magnalonga della Ciliegia, che uniscono gusto, natura e territorio. Cinque aziende agricole, gestite da donne, propongono prodotti unici lungo un percorso di 10 km. Non è pesante perché a ogni tappa si viene accolti in azienda. Si riesce  a fare in 3,5 ore”.

"Un tour che permette di gustare le innumerevoli declinazioni della ciliegia: crostate, ma pure le tigelle con marmellata di ciliegia, gelato con mousse, il gin Tabar, ma anche le tisane”. Un menù ricco e tutto da scoprire. In primo piano le donne: “Sono coraggiose, ci credono”. 

C’è tanto da fare per conservare e valorizzare il capitale umano locale, ma serve aggregazione. Il primo appuntamento, come anticipato, è fissato per il 24 settembre.

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