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05 dicembre 2025

Castagne e mascara: nuova sospensione in Pam

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Ancora un test del carrello, ancora una sospensione. Dopo i casi di Siena e Livorno, a pagare il prezzo della verifica interna è una cassiera della Pam di Fornacette, 36 anni di esperienza alle spalle, sospesa dal lavoro – e dalla retribuzione – per dieci giorni. 

Il motivo: non aver individuato un mascara nascosto dentro una confezione di castagne, nascosto da un ispettore travestito da finto-cliente.

A denunciare l’accaduto è la Filcams Cgil, che descrive la dipendente “profondamente provata” nelle settimane di attesa dell’esito disciplinare, temendo il peggio dopo i licenziamenti avvenuti negli altri punti di vendita.

Il sindacato: “Punizione durissima”

“L’azienda ha deciso di comminare una sanzione pesantissima, che appare come un chiaro messaggio per lei e per tutti i colleghi: ogni minimo errore sarà punito senza pietà”, commenta la Filcams Cgil di Pisa. Secondo il sindacato, questa sospensione si inserisce in una vera e propria campagna di pressione sui dipendenti, in cui i test vengono utilizzati per documentare eventuali mancanze alle casse. 

Pam Panorama, dal canto suo, difende da tempo la pratica, definendola uno strumento di verifica “legittimo e necessario” per monitorare eventuali ammanchi. L’azienda sostiene infatti che questi controlli permettono di individuare con precisione eventuali criticità operative e di mantenere la redditività del punto vendita.

Le criticità segnalate alla filiale di Fornacette

La Cgil ricorda però che già a fine 2023 il punto di vendita di Fornacette aveva registrato decine di migliaia di euro di ammanchi inventariali. Secondo la rappresentanza sindacale interna, una parte significativa dei furti sarebbe riconducibile alle casse veloci prive di vigilanza, che permetterebbero a chi entra di uscire con carrelli quasi pieni pagando solo pochi articoli.

All’epoca, spiega la Cgil, l’azienda avrebbe risposto che quei valori erano “entro il budget preventivato”. Ora, invece di investire in sistemi antitaccheggio o vigilanza privata, la scelta sarebbe ricaduta sui test del carrello, attribuendo ai cassieri la responsabilità delle differenze inventariali.

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