Entro la fine dell'anno arriverà l’ultima parola dell’Antitrust europea, ma intanto prende forma il futuro di Carrefour Italia. In anticipo sulla formalizzazione dell’acquisizione da parte di NewPrinces, Angelo Mastrolia, presidente esecutivo del gruppo alimentare, ha già delineato le prossime mosse: niente tagli al personale, un piano da 200 milioni per rilanciare la rete e il ritorno del marchio GS.
Come riportato su L’Economia del Corriere della Sera, il piano strategico completo e dettagliato sarà svelato nei primi mesi del 2026. Quello che è certo, è che il rilancio avverrà sotto le storiche insegne GS.
No allo spezzatino
La rete oggetto dell’operazione include oltre mille punti di vendita, di cui 642 diretti e 385 in franchising. NewPrinces ha già avviato l’acquisizione degli immobili che ospitano i negozi: una mossa che mira a garantire solidità e continuità, evitando lo spezzatino che aveva contraddistinto la dismissione di Auchan nel mercato italiano.
Il gruppo francese Carrefour, che ancora formalmente controlla l’attività, contribuirà con 237,5 milioni al piano di rilancio. Ma sarà NewPrinces a guidare l’integrazione tra industria e distribuzione, puntando a portare sugli scaffali i propri marchi e valorizzare le sinergie interne.
L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di crescita del gruppo, che nel giro di un anno ha già inglobato brand come Princes nel Regno Unito, Plasmon e Diageo in Italia. Il risultato atteso è un giro d’affari complessivo vicino ai sette miliardi di euro entro fine dicembre, un salto significativo rispetto ai 750 milioni del 2023.
Obiettivo Londra
Il prossimo obiettivo, in ordine cronologico, è già fissato: la quotazione di Princes alla Borsa di Londra, attesa entro la fine di ottobre. Secondo Mastrolia, l’interesse degli investitori internazionali è forte e le prime analisi finanziarie confermano l’attrattività di un gruppo che ha saputo crescere rapidamente sia per acquisizioni che per sviluppo organico.
No ai tagli
Come riportato nei giorni scorsi da myfruit.it, è anche scongiurato il pericolo tagli per i dipendenti: il gruppo francese, che è ancora proprietario effettivo fino al nulla osta dell'Antitrust, ha infatti deciso di ritirare la cassa integrazione, programmata prima dell’accordo con NewPrinces, per i 170 dipendenti della rete di supermercati.