Frutta a guscio ed essiccata

21 novembre 2025

Calabria in guscio, il 2025 banco di prova

266

Un’annata soddisfacente che rappresenta un punto di svolta per la produzione calabrese di nocciole. Per Calabria in guscio, la rete d’imprese che conta circa 80 soci, la campagna 2025 è stata un banco di prova importante per testare la tenuta del team. 

“Non veniamo da una lunga tradizione di corilicoltura e il nostro sforzo per sostenere gli agricoltori è massimo. La priorità è non lasciare nessuno indietro. La rete ha dimostrato una buona capacità di organizzazione, rispondendo alle varie esigenze dei produttori sia in fase di raccolta che post”, racconta a myfruit.it il presidente, Mario Caligiuri

Composta da piccole aziende, con una dimensione media di circa tre ettari, Calabria in Guscio procede così nel suo percorso di crescita attraverso l’ottimizzazione delle risorse, il controllo dei costi e l’innovazione sia durante la raccolta che in fase di stoccaggio e lavorazione. 

“Siamo tra quinto e il sesto anno di sviluppo. Quest'anno era importante fare un buon lavoro, dimostrare che il nocciolo è pronto, facendo qualità e portando avanti un ragionamento di sistema". 

Produzione buona, ma incombe la minaccia dei cinghiali

Molto positiva la campagna dal punto di vista qualitativo. A differenza di quanto avvenuto in altri areali, in Calabria infatti non si sono verificati fenomeni di cascola precoce né fitopatie. “I nostri impianti sono giovani. Si tratta di piante sane, con produzioni in crescita. Essendo anche irrigate, sono in grado di resistere a fenomeni di siccità”.

Un problema però c’è e non è da poco: la fauna selvatica si riversa sui noccioleti già a partire dai mesi estivi, provocando seri danni alla produzione. La presenza di cinghiali e istrici è progressivamente aumentata. “Se quest’anno abbiamo avuto un 30% in meno di produzione, è legato soprattutto a questo”, commenta Caligiuri. 

Nella maggior parte dei casi, le colture sono circondate da recinzioni, ma questo non è bastato a fermare gli animali in cerca di cibo. “Noi abbiamo fatto tutto il possibile, ma non siamo riusciti a contenerli. La pressione è tanta e le recinzioni sono state forzate”, spiega il presidente mettendo in luce un problema molto sentito dai produttori. 

Nonostante questo, l’obiettivo di Calabria in guscio è incrementare ancora la produzione per arrivare sul mercato con quantitativi sempre più importanti. “Sono in corso ulteriori impianti di noccioleti. Vedo un bel futuro per questa filiera”, conclude Mario Caligiuri.

Potrebbe interessarti anche