Ingrosso

17 ottobre 2025

Borsa della spesa: a rilento i prodotti autunnali

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La Borsa della Spesa, a cura di Bmti e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit, diffonde le quotazioni dei prodotti ortofrutticoli nei mercati all'ingrosso. L’ortofrutta con il clima ancora mite frena gli acquisti dei prodotti stagionali e, nonostante un calo della produzione dovuta all’escursione termica notturna, i prezzi all’ingrosso sono mediamente inferiori rispetto allo scorso anno.

I prezzi di cachi, mele e fichidindia 

Per quanto riguarda la frutta, continua regolarmente la produzione dei cachi emiliani e campani, con prezzi all’ingrosso in calo del 4,4% rispetto alla scorsa settimana, che vanno da 1 a 1,80 euro il chilo. Intorno a 1,20 euro il chilo, invece, il cachi vaniglia, tipicamente campano. 

Buona anche la produzione delle mele sia di montagna che di pianura, ormai presenti nei mercati in quasi tutte le varietà. In particolare, questa settimana è particolarmente consigliata la varietà Fuji, ultima arrivata, all’ingrosso intorno a 1,50 euro il chilo; intorno a 1,70 euro il chilo è disponibile la Golden, sia di montagna che di pianura; 1,90 euro il chilo la Nikoter; da 0,80 a 1 euro il chilo la Royal Gala, a seconda della grandezza e della provenienza; intorno a 1,50 euro il chilo la Stark Delicious

Il calo di fichidindia e uva

Continua la stabilità dei prezzi all’ingrosso dei fichi d’India bastardoni,  intorno a 2,30 euro il chilo, in calo del 20% rispetto allo scorso anno grazie all’alta disponibilità. In calo del 24,5% rispetto a dodici mesi fa e del 3,5% rispetto ad una settimana fa i prezzi all’ingrosso dell’uva da tavola, la cui produzione prosegue abbondante, dalla varietà Italia, intorno a 1,60 euro il chilo a quella senza semi, intorno a 3,50, sempre più richiesta. 

Infine, sono in calo del 14,3% rispetto a un anno fa i prezzi all’ingrosso delle castagne, attestandosi tra i 4,70 e i 4,80 euro il chilo per i calibri maggiori, intorno ai 3,50 euro il chilo per i calibri medi fino ad arrivare ai 3,00 euro il chilo i calibri più piccoli.

Zucca superstar 

Tra gli ortaggi, la zucca è sicuramente il prodotto del mese. Con l’avvicinarsi della festa di Halloween i mercati si riempiono della varietà ornamentale, venduta all’ingrosso intorno ai 0,90 euro il chilo, mentre è possibile trovare la Tonda Delica tra 1,10 e 1,20 euro il chilo, la Butternut e la Lunga Violina tra 0,70 e 0,90 euro e, infine, la Moscata di Provenza tra 0,60 e 0,70, confermando un calo generale dell’11,3% rispetto allo scorso anno. 

Molto convenienti i prezzi all’ingrosso dei radicchi, soprattutto del tondo rosso intorno a 1,40 euro il chilo (-48,4% rispetto al 2024), complice l’entrata sul mercato della produzione veneta oltre ad un livello della domanda, anche in questo caso, ancora basso.

Nessun aumento per i prezzi all’ingrosso delle lattughe e delle bietole, nonostante le basse temperature notturne. Al contrario, la produzione continua regolarmente e il buon equilibrio tra domanda e offerta mantiene i loro prezzi all’ingrosso stabili, intorno a 1,30 euro il chilo. Per un buon pinzimonio autunnale, infine, si consiglia l’acquisto dei ravanelli intorno a 0,40 euro il mazzetto, in calo del 3,9% rispetto a 12 mesi fa.


Fonte: Bmti e Italmercati

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