Eventi e fiere

10 febbraio 2025

Berlino, ottime opportunità per l'Asparago di Altedo Igp

505

Le superfici sono aumentate del 60% in 8 anni e ora la produzione, circa 230 ettari a disposizione, è arrivata a 500 tonnellate. Sono alcuni dei numeri dell’Asparago di Altedo, Igp dal 2003, eccellenza del mondo ortofrutticolo italiano che viene coltivata nelle province di Ferrara e Bologna. Se n’è parlato durante l’ultima edizione di Fruit Logistica nello spazio del Cso Italy, alla presenza dei due esponenti più importanti e che da soli coprono l’intera produzione di questo particolare ortaggio, vale a dire Apofruit e Apo Conerpo

Cresce l'interesse del mercato, fondamentali nuove varietà più produttive

“La Germania è un grande produttore di asparagi con una produzione di circa 110mila tonnellate. Ma si tratta esclusivamente di asparago bianco, mentre noi abbiamo anche questa piccola eccellenza con la quale possiamo ritagliarci uno spazio di pregio” ha commentato il cav. Paolo Bruni, presidente di CSO Italy, nel raccontare il lavoro di valorizzazione in atto per supportare questa eccellenza emiliana.

“È ormai una delle Igp storiche dell’Emilia e oggi c’è un interesse maggiore da parte del mercato” ha commentato Ernesto Fornari, direttore generale del Gruppo Apofruit. 

“Si tratta di un prodotto del territorio che trova interesse da parte della Gdo. L’adesione al Consorzio ci ha consentito di commercializzare meglio questo prodotto, anche in co-branding con alcune insegne. È una coltura che richiede manodopera e un’attenzione particolare, ma il risultato commerciale ci sta premiando”. 

Dello stesso avviso anche Gabriele Ferri per il Gruppo Apo Conerpo. 

"Se il consumatore apprezza un prodotto che si identifica con un territorio, significa che ha successo e cresce. Abbiamo maggiori possibilità di vendere rispetto a quello che stiamo producendo in questo momento. Spesso ci chiediamo cosa suggerire ai nostri agricoltori per fare reddito: ecco, questo asparago è da tenere in considerazione”. A supporto c’è anche il centro di ricerca di Ferrara sta lavorando su diverse varietà per capire quali siano le migliori per questo particolare territorio. “Ci devono essere rese per ettaro migliori con le nuove varietà – ha concluso Ferri – che diano maggiore produttività. È una cultura da sviluppare per migliorare le quote di mercato”. 

Potrebbe interessarti anche