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28 aprile 2025

Asparago verde di Altedo: torna la sagra, crescono le aree

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Dopo cinque anni di assenza torna a Malalbergo, nel Bolognese, la Sagra dell’Asparago Verde Igp di Altedo. Un appuntamento tradizionale e molto radicato nel territorio, che non si era più tenuto dopo lo stop causato dal Covid nel 2020. 

L’asparago verde di Altedo è una delle eccellenze agroalimentari dell’Emilia-Romagna: marchio a Identificazione geografica protetta dal 2003 e che, a dispetto di un andamento stagionale incostante, nel 2024, ha totalizzato oltre 225 tonnellate di prodotto certificato e quasi 500 tonnellate di prodotto controllato raccolto.

L’appuntamento è stato organizzato dal comitato promotore della sagra, dal consorzio dell’asparago verde di Altedo Igp e dalla Regione in collaborazione con il Comune di Malalbergo e con Cso Italy

Durerà dieci giorni, dal 9 al 25 maggio, e ospiterà, oltre ai produttori, anche eventi, concerti, mostre e una serata dedicata a Miss Italia. Oltre all’attività social e a uno spot pubblicitario, la sagra avrà una mascotte d’eccezione, assolutamente al passo con i tempi: Ghino l’asparaghino, realizzata con l’intelligenza artificiale e che accompagnerà i visitatori nei dieci giorni di manifestazione

I commenti di soddisfazione degli organizzatori

“Siamo molto felici di riportare questo appuntamento in calendario, dando la meritata visibilità a un prodotto unico nel panorama nazionale e che rappresenta una filiera di altissima qualità - ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi - L’Emilia-Romagna, infatti, è tra le prime regioni in Italia per la produzione dell’asparago e, in particolare, di questa tipologia, che ha pochi eguali nel resto del Paese. Questa manifestazione - ha proseguito Mammi - nasce come un’occasione di festa per i produttori e per il pubblico che potrà riscoprire un prodotto che da sempre fa parte della nostra tradizione, ma che negli ultimi anni ha pagato i rincari dell’inflazione".

"Come Regione continuiamo a supportare i Consorzi delle nostre Dop e Igp per la promo-commercializzazione nel mercato domestico e nei mercati di tutto il mondo: negli ultimi 5 anni la Regione Emilia-Romagna ha investito più di 30 milioni in attività di promozione nazionale e internazionale, e di supporto delle imprese e dei consorzi - sottolinea l'assessore - Nel 2025 punteremo a investire in promozione per i nostri prodotti più di 12 milioni”.

Le parole del sindaco

“Dopo alcuni anni di assenza, grazie al lavoro fatto in questi mesi, soprattutto ad opera del comitato promotore della sagra e del consorzio dell'asparago verde di Altedo Igp, siamo pronti per presentare un'edizione 2025 degna del suo nome e della tradizione - ha sottolineato il sindaco di Malalbergo, Massimiliano Vogli - Sarà un evento di grande valore non solo per l'agricoltura, ma anche a livello culturale, sociale; un momento di aggregazione per tutta la nostra comunità”.

L'analisi di Paolo Bruni

“La coltivazione dell’asparago verde di Altedo è stata scoperta da un gruppo di pionieri emiliani -  ha ricordato  Paolo Bruni, presidente del Centro Servizi Ortofrutticolo- che agli inizi del Novecento si recarono a Nantes e impararono il metodo produttivo, che diede la massima resa proprio nel territorio compreso tra la provincia di Bologna e Ferrara, fino alle foci del delta del Po e in particolare del Comune di Mesola. L’Italia è riuscita anche in questo caso a superare chi aveva inventato questo tipo di coltivazione".

"Cso Italy ha sempre creduto nelle denominazioni a Indicazione geografica (Ig), e fin da quando l’asparago verde di Altedo è stato riconosciuto come Igp - ha proseguito Bruni - utilizzando prima la legge regionale 16 della Regione Emilia-Romagna e successivamente i piani di sviluppo rurale, ne ha curato la promozione e la valorizzazione assieme agli altri consorzi di tutela che hanno sede al Cso Italy, come la pera Igp dell’Emilia-Romagna e la pesca Igp di Romagna, oltre ad altre denominazioni extra regionali. Nelle scorse settimane abbiamo presentato un progetto all’Unione europea per valorizzare questi prodotti, tra i quali l’asparago verde di Altedo, sui mercati europei e in particolare in Germania”.

L'intervento di Cesari, presidente del Consorzio

“E' un onore essere qui in Regione per presentare la 56esima edizione della Sagra - ha sottolineato Gianni Cesari, presidente del consorzio dell'asparago verde di Altedo Igp - Anche se per alcuni anni non abbiamo potuto realizzarla, l'interesse per divulgare il nostro asparago non si è mai fermato: siamo andati anche all'estero, a promuoverlo. Abbiamo uno dei migliori prodotti al mondo, un'eccellenza che ci è riconosciuta come tale a livello nazionale e internazionale: vogliamo valorizzare il più possibile questa produzione tipica, che ha sofferto molto, in tempi recenti, anche per il maltempo, ed è per questo che ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla preparazione della sagra”.

“La produzione di Intelligenza artificiale Ghino l'Asparghino - hanno aggiunto Nicola Cesari e Alex Folli del comitato promotore - rappresenta l'incontro tra tradizione e innovazione, unendo la storia della sagra con le nuove opportunità offerte dalla tecnologia. Una mascotte capace di raccontare il nostro territorio con autenticità e spirito di comunità, guardando con entusiasmo al futuro”. 

L’asparago verde di Altedo Igp

Ha ottenuto il riconoscimento Igp nel 2003, grazie alla sua distintiva qualità che rispecchia l’ambiente agricolo e le tradizioni di coltivazione locali. Le tecniche di produzione, tramandate nel tempo, sono ancora oggi seguite con grande attenzione per garantire il massimo della qualità e della genuinità, anche attraverso un rigido disciplinare di produzione.

Le superfici di asparago verde di Altedo Igp oggi rappresentano circa 105 ettari, quasi il 20% del totale della regione Emilia-Romagna e negli anni recenti hanno avuto una ripresa, favorita dall’aggiornamento del disciplinare di produzione che ha allargato il periodo di raccolta e le varietà disponibili: in soli 8 anni sono aumentate del 60%.


Fonte: Regione Emilia-Romagna 

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