Rappresentare in un unico salone tutte le filiere produttive del food, ortofrutta compresa. E' l'obiettivo di Tuttofood, a Milano Rho Fiera da oggi 5 maggio a giovedì 8. Sono 4.700 le realtà aziendali che stanno animando gli oltre 150mila metri quadrati di esposizione distribuiti su dieci padiglioni, tre in più rispetto all'ultima edizione 2023.
Secondo quanto dichiarato dai organizzatori, oltre il 25% degli espositori proviene dall’estero, in particolare dal Nord America, Filippine, Spagna ed Egitto. Sono oltre 3mila top buyer internazionali attesi nei quattro giorni, 90mila i visitatori.
Sono sette le aree tematiche in cui è suddivisa la fiera: Tuttofood Street Experience, Italian Specialty Selection, Tuttofood Academy, Start Up Area, Bellavita Expo, Mixology Experience, Better Future. E l'ortofrutta, presenza non ingombrante di questa edizione, complice la concomitanza con Macfrut, è da ricercare nei diversi padiglioni.
Inoltre – in contemporanea a Tuttofood – è stato organizzato Tuttofood Week – Nutrire il futuro, il primo fuori salone dedicato al mondo food, partito lo scorso 3 maggio e caratterizzato da un palinsesto di eventi diffusi a Milano che ha come fulcro l’Adi Museum.
Ma c'è un'altra novità per questa edizione: Tuttofood 2025 è la prima edizione nata in virtù degli accordi tra le fiere di Parma, Milano e Colonia, accordi mirati alla proiezione internazionale. Dopo l’edizione 2025, le successive si svolgeranno regolarmente negli anni pari, a partire da quella già programmata nel 2026 (11-14 maggio), alternandosi negli anni dispari a Cibus, e all’Anuga di Colonia.
Il primo giorno
Ad aprire i lavori, stamattina, sono stati il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il presidente di Fiere di Parma, Franco Mosconi, Carlo Bonomi, presidente di Fiera Milano e Matteo Zoppas, presidente Ice.

“Il settore agroalimentare del nostro Paese è un sistema solido, che registra un export in crescita, che si rivolge sia ai mercati tradizionali dove l’Italia è un player consolidato che ai nuovi mercati dove le aziende italiane si stanno affacciando, sostenute dal lavoro del Governo - ha sintetizzato Francesco Lollobrigida - Tuttofood 2025 dimostra come la vocazione internazionale della nostra filiera e l’unione di due sistemi fieristici importanti come quello di Parma e quello di Milano consentirà alle eccellenze famose nel mondo di approcciare nel modo migliore i numerosi buyer presenti. Un sistema fieristico che ragiona in termini di sistema diventa protagonista ed è evidente che Tuttofood è un momento in cui trovano casa le nostre trasformazioni, le nostre produzioni e le nostre filiere: le istituzioni hanno sempre più il dovere di accompagnare i nostri imprenditori nella capacità di consolidare i loro mercati e di aprirsi a nuovi".
Secondo Carlo Bonomi “Tuttofood rappresenta una manifestazione strategica per Fiera Milano e per l’intero comparto agroalimentare e testimonia la forza della nostra piattaforma fieristica come motore di crescita, innovazione e visibilità internazionale. L’accordo con Fiere di Parma, che ha dato vita a un polo fieristico integrato tra Tuttofood e Cibus, è un progetto industriale che valorizza le eccellenze dei territori, moltiplica le opportunità per il settore e sostiene la competitività affermandolo come protagonista nei mercati globali”.
“Tuttofood 2025 mette in mostra molto più che migliaia di prodotti tutti di grande interesse per la cultura alimentare e la business community - ha commentato Antonio Cellie, Ad di Fiere di Parma - La fiera è dimostrazione di un successo di sistema che raccoglie, anche sul piano etico, l’eredità di Expo 2015”.
L'export al centro della fiera
Tra gli stand si parla di export, l'argomento è quanto mai attuale. Matteo Zoppas, Presidente Ice, ha riassunto: "Abbiamo un traguardo ambizioso, ma realistico, portare il valore dell’export agroalimentare da 69 a 100 miliardi di euro in tempi brevi, come indicato anche dal ministro Lollobrigida. Questo vuol dire accrescere i risultati di tutte le aziende italiane verso l’estero con una logica di sistema in cui rientrano fiere come Tuttofood a cui Ice sta portando i più importanti buyer internazionali. Sebbene il contesto economico internazionale sia complesso, i numeri parlano chiaro. Dal 2019 ad oggi, nonostante la pandemia, l’aumento dei costi energetici e di trasporto, L’export italiano è cresciuto del 30% e i dati Istat mostrano performances migliori delle attese in questi primi mesi dell’anno nonostante l’incertezza dei dazi. Ma dobbiamo attendere i prossimi mesi per capire i veri trend. Questo dimostra comunque ad oggi la forza e la resilienza del made in Italy".
Ortofrutta e dintorni dall'estero
Il Belgio punta sulle frites, le doppie patatine fritte, croccanti all’esterno e morbide all’interno, autentico simbolo della cucina belga. Dalla Polonia arriva il Cozonac, dolce lievitato ripieno di noci, mentre la Corea del Sud è a Tuttofood per far scoprire i gusti unici del Kimichi uno dei piatti più iconici della cucina coreana a base di verdure, che combina piccantezza, acidità, sapidità e dolcezza leggera. E ancora il tradizionale tè coreano, composto non solo da foglie di tè, ma anche da frutti, radici, semi e cereali.
Le Filippine presentano una vasta gamma di prodotti derivati dal cocco, tra i migliori al mondo, grazie al clima tropicale ideale per la coltivazione delle palme da cocco e alla importante tradizione agricola del Paese; tra questi, la farina di cocco, ottenuta essiccando e macinando la polpa del frutto, lo zucchero di cocco (dolcificante naturale ottenuto dalla linfa dei fiori della palma da cocco, che viene bollita e cristallizzata), oltre a varie bevande che evocano i sapori esotici di queste isole.
Il Sud America è ben rappresentato. Tra gli altri non manca l’Ecuador, con i suoi snack di platano (banano da cottura), nelle versioni dolce e salata.